Il barometro dell’epidemia segna tempo stabile. I nuovi casi sono 3.493, numero appena inferiore a quello di ieri, quando di casi se ne erano contati circa trecento in meno. Ma che le cose stiano andando meglio lo dicono altri due indicatori. Quello dei ricoveri, dove scendono in picchiata quelli nei reparti Covid ordinari, con ben 1.107 letti che si liberano in un solo giorno, mentre altri 124 si svuotano nelle terapie intensive. Il secondo elemento positivo è il boom dei guariti, ben 2.563 in un giorno. Nuovo record di tamponi in una giornata: 65.700, ma gli effetti dell’aumento delle persone testate si vedrà tra qualche giorno, quando saranno disponibili i risultati di quelli fatti oggi. Restano alti i decessi, 575 in un giorno, 50 in più di ieri, per un totale di 22.745 vittime. Questo mentre si fanno sempre più drammatiche le stime sui decessi nelle Rsa. Secondo i primi dati dell'Osservatorio sulle Rsa promosso dall'Istituto Superiore di Sanità (Iss), presentati oggi da Graziano Onder, del Centro cardiovascolare e dell'invecchiamento dell’Istituto, sono stati fra 6.000 e 7.000 i decessi avvenuti nelle strutture di ricovero per anziani a partire dal primo febbraio. Sintomi sono stati individuati in oltre il 40% dei deceduti, ma “è difficile distinguere fra influenza e Covid-19”. I decessi, ha proseguito Onder, corrispondono a circa il 7% del numero complessivo degli anziani residenti nelle Rsa, calcolato in oltre 80.000. Di questi, la maggior parte si trova nel Nord Italia e solo un migliaio sono risultati positivi al nuovo coronavirus, la maggioranza dei quali in marzo. Fonte: La Stampa Leggi anche Coronavirus. De Luca: «Pronti a chiudere la Campania se altri riaprono troppo in fretta». Seguici su Facebook 41esimoparallelo

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