Estate 2021 - Sono già oltre 15 milioni i connazionali che aspettano di poter partire mentre altri 10 milioni restano ancora indecisi.
Aumenta tuttavia la propensione a ridurre la lunghezza della vacanza principale rispetto a quanto si rilevava solo un mese fa.
La percentuale di coloro che staranno via per non piu' di una settimana passa infatti dal 51% al 60% degli intervistati.
Oltre ciò si riducono da 17% al 12% quelli che faranno vacanze di 11-14 giorni.
Secondo Confturismo-Confcommercio, 3 intervistati su 10 faranno in quest'estate meno giorni di vacanza che nel 2019
E non solo, è chiaro che ormai soli 5 su 10 si attesteranno sullo stesso numero di giorni.
Resta poi alta - al 38% la quota di coloro che preferiscono non fare vacanze per il rischio pandemico.
Sul versante della spesa il dato sembra essere ormai abbastanza stabilizzato rispetto a quanto già risultava a maggio.
per le vacanze estive gli italiani spenderanno più o meno 1.015 euro a testa di media, incluse spese di trasporto, alloggio, pasti e varie.
Cresce però dal 16% al 25% tra maggio e giugno la quota di coloro che dichiarano che spenderanno piu' di 1.200 euro a testa.
Sale ulteriormente, seppure solo di 2 punti percentuali dal 62% al 64%, la quota di coloro che scelgono il mare e le coste italiane come meta per l'Estate 2021.
Estate 2021 - Oltre al mare restano stabili le altre tipologie di destinazione, con quote ampiamente sotto il 10% per borghi e città d'arte
Stabile anche la ripartizione dei viaggi tra mete nazionali ed estere, con un 87% di preferenze per le prime, mentre per le seconde il 13% continua a distribuirsi quasi esclusivamente su Spagna, Grecia e Francia nell'ordine.
In ogni caso quest'anno si viaggia in Europa, mentre il traffico intercontinentale rinvia al 2022 la possibile ripresa.
"Giugno è stato debolissimo anche per la domanda nazionale, europei se ne continuano a vedere pochi.
Ovviamente americani e asiatici praticamente nessuno e settembre non decolla nelle intenzioni di vacanza
La ripresa del turismo è molto piu' lenta e parziale del previsto mentre per il settore, uscito da un 2020 disastroso e reduce da un primo trimestre 2021 con riduzioni di arrivi e presenze nell'ordine del 70% rispetto all'anno prima, continuano ad arrivare con il contagocce gli aiuti stanziati da inizio pandemia.
Siamo o non siamo il 13% del PIL nazionale? E allora basta perdere tempo. Si affronti la situazione con provvedimenti urgenti ed immediatamente operativi".
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