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Lia Ferrarini

Le indagini sono in corso per ricostruire la dinamica dell'incidente che ha causato la morte di Lia Ferrarini, la più giovane dei cinque figli di Lauro Ferrarini, fondatore del noto marchio di prosciutti e prodotti alimentari emiliano. Venerdì scorso, la donna è stata trovata senza vita nella tenuta di famiglia, situata in via Romesino a Botteghe di Albinea, una tranquilla località immersa nella campagna reggiana.

Il ritrovamento del corpo e l’allarme

A scoprire il corpo di Lia Ferrarini è stato un dipendente dell’azienda, il quale ha subito dato l’allarme dopo aver notato la salma nel cortile vicino alle stalle, a breve distanza da un trattore che la donna utilizzava abitualmente. Gli investigatori, coordinati dal pubblico ministero Dario Chiari della Procura di Reggio Emilia, hanno disposto un’autopsia per determinare le cause esatte della morte.

La dinamica dell’incidente: le ipotesi degli inquirenti

Secondo le prime rilevazioni, Lia Ferrarini avrebbe subito una violenta caduta, riportando un grave trauma cranico che sembra essere la causa principale del decesso. Tuttavia, non si esclude la possibilità che la donna possa essere stata schiacciata dal trattore, nonostante il mezzo agricolo sia stato ritrovato spento accanto a lei. Le indagini puntano a chiarire se si sia trattato di un incidente domestico o di una fatale distrazione mentre svolgeva le sue attività.

Un legame speciale con la campagna

A differenza dei suoi fratelli Luca, Lucio, Licia e Lisa, Lia Ferrarini non era direttamente coinvolta nella gestione dell’azienda di famiglia. Si era sempre dedicata con passione all’agricoltura e alla vita di campagna, preferendo restare lontana dal mondo imprenditoriale. La sua dedizione verso le attività agricole era nota a tutti e rifletteva un amore autentico per la terra e le tradizioni che aveva ereditato.

Un lutto che colpisce la comunità reggiana

La notizia della tragica scomparsa di Lia Ferrarini ha profondamente colpito non solo la famiglia, ma anche la comunità di Reggio Emilia, legata storicamente al marchio Ferrarini. La famiglia è nota per la sua storica attività nel settore alimentare e per il contributo alla tradizione enogastronomica della regione. Il dolore per la perdita di Lia, figura amata per la sua riservatezza e dedizione alla terra, si è rapidamente diffuso tra amici e conoscenti, che la ricordano come una donna semplice e legata ai valori familiari.

Le prossime fasi dell’inchiesta

In attesa dell’autopsia, gli inquirenti proseguono le indagini per accertare eventuali responsabilità e chiarire le circostanze dell’incidente. Il pubblico ministero ha disposto la raccolta delle testimonianze e una serie di rilievi sul trattore e nell’area circostante, per verificare se le condizioni di sicurezza fossero adeguate.

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