Amanda Knox e Patrick Lumumba
Amanda Knox e Patrick Lumumba

Giovedì 23 gennaio, la Cassazione ha confermato la condanna a tre anni di reclusione per Amanda Knox, la cittadina americana accusata di calunnia ai danni di Patrick Lumumba. La condanna risale a giugno 2024, emessa dalla Corte d’Assise d’Appello di Firenze, ed è stata mantenuta dai supremi giudici della prima sezione penale. Knox, che era già stata assolta in via definitiva insieme a Raffaele Sollecito per l’omicidio di Meredith Kercher, aveva accusato Lumumba dell’omicidio, pur sapendolo innocente. L’episodio risale al 2007, quando la giovane accusò il suo datore di lavoro dell’omicidio della studentessa britannica, scatenando un caso che ha attirato l’attenzione internazionale.

La vicenda di Patrick Lumumba

Patrick Lumumba, l’uomo accusato ingiustamente da Knox, è stato arrestato e trascorso 14 giorni in carcere, ma fu poi scagionato dalle prove. Non furono mai trovate sue tracce sulla scena del delitto, e la testimonianza di un professore svizzero confermò che la sera dell’omicidio Lumumba si trovava al lavoro nel suo pub, dove Amanda Knox prestava servizio come cameriera. Lumumba, dopo aver ricevuto la notizia della condanna, ha espresso grande soddisfazione, dichiarando che la decisione della Cassazione lo onorava e che la condanna avrebbe dovuto accompagnare la vita di Amanda Knox.

La reazione della difesa di Knox

L’avvocato di Amanda Knox, Luca Luparia Donati, insieme al collega Carlo Dalla Vedova, ha dichiarato di essere increduli e sorpresi dalla sentenza. Secondo i legali, la condanna è ingiusta, soprattutto considerando che Amanda Knox è già stata assolta per l’omicidio di Meredith Kercher. La difesa ha annunciato che esaminerà attentamente le motivazioni della Cassazione, che potrebbero contenere elementi di interesse per una eventuale ulteriore azione legale.

Il contesto della calunnia

Francesco Maresca, avvocato dei familiari di Meredith Kercher, ha sottolineato come la calunnia rappresenti un’accusa falsa fatta a una persona innocente. La motivazione dietro le accuse di Amanda Knox nei confronti di Patrick Lumumba resta un interrogativo aperto, e la famiglia Kercher, insieme a chi ha lavorato per la verità, ritiene che la condanna per calunnia sia una giusta conclusione del caso. La vicenda, già drammatica per l’omicidio di Meredith, continua a sollevare dubbi e interrogativi, con diverse sentenze che sembrano in contrasto tra loro.

La conferma della condanna a tre anni per Amanda Knox per la calunnia ai danni di Patrick Lumumba rappresenta l’ennesimo capitolo di una storia legale che ha tenuto banco per anni, scatenando dibattiti e polemiche. La verità sull'omicidio di Meredith Kercher è stata oggetto di numerosi processi e sentenze, ma la calunnia perpetrata da Knox nei confronti di Lumumba rimane uno degli aspetti più controversi e dolorosi di questa tragica vicenda.

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