La piccola Ludovica non ce l'ha fatta, si è spenta all'improvviso a soli 2 anni e la famiglia adesso vuole la verità. A parlare è il padre della bimba. "Mia figlia stava benissimo, ma l'ho persa in pochi giorni. Vogliamo chiarezza. Vogliamo capire se quelle due ore e mezza perse in ospedale siano state decisive. Se nostra figlia si sarebbe potuta salvare". La piccola si chiamava Ludovica Puce ed era di Sannicola di Lecce. E' deceduta a fine dicembre per un encefalite virale fulminante all'ospedale Vito Fazzi.

Secondo i genitori, al pronto soccorso di Gallipoli, dove era stata trasferita a fine dicembre dopo aver manifestato febbre alta e priva di sensi, non è stata assistita come si deve: le hanno dato un codice verde, pensavano a una banale influenza e nessuno l'ha guardata per un'ora e mezza. I due hanno raccontato la loro versione al Corriere della Sera.

"Il 26 dicembre Ludovica aveva la febbre a 41 – ha raccontato il papà Gianluca -. Giunti al pronto soccorso dell’ospedale di Gallipoli, ci hanno subito dirottato a quello pediatrico. È stata lasciata sul lettino per un’ora e mezza, senza che le facessero neanche una flebo. Qualsiasi medico si sarebbe allarmato: mia figlia non dava segni di vita, non aveva alcuna reazione, era completamente collassata. Dicevano che era normale, dovuta al virus influenzale. L’hanno “rivalutata” solo quando ho iniziato a fare foto e video: hanno provato a farle una flebo, ma avevano difficoltà a trovare le vene perché mia figlia era ormai disidratata. È stato a quel punto che hanno iniziato a preoccuparsi anche loro".

Poi, Ludovica è stata trasferita al Vito Fazzi di Lecce. "Volevano che la portassi io. Ho dovuto insistere per ottenere un’ambulanza, ma senza medico a bordo. Dicevano che non era “nulla di grave”, tanto da dimetterla con codice verde", ha continuato ancora Gianluca. Poi, appena arrivati a Lecce, la bambina è stata subito intubata, non respirava più. E il 29 dicembre, solo 3 giorni dopo il malore, si è verificato il decesso.

"A Lecce si sono accorti subito della gravità della situazione, mentre a Gallipoli riteniamo abbia regnato la superficialità: le condizioni di mia figlia sono state sottovalutate e comprese soltanto dopo due ore e mezza di negligenza assoluta", ha concluso il papà della giovanissima vittima.
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