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Vittorio Ciccarelli non ce l'ha fatta, aveva 42 anni

Si è conclusa in tragedia la vicenda di Vittorio Ciccarelli, 42enne di Piedimonte Matese, che si è dato fuoco nel disperato tentativo di evitare un ricovero forzato. 

L’uomo, affetto da problemi mentali, è deceduto il 17 settembre presso il reparto Grandi Ustionati dell’ospedale Cardarelli di Napoli, dopo aver lottato per la vita a seguito delle gravi ustioni riportate.

L'evento drammatico: L'autolesionismo in un momento di disperazione

Il tragico episodio ha avuto luogo l’11 settembre, durante un intervento dei Carabinieri nella sua abitazione in via Monte Muto, a Piedimonte Matese. Il 42enne si trovava in stato di agitazione e in preda a una lite accesa con il padre, con cui aveva già avuto diversi contrasti in passato. Nel tentativo di evitare il ricovero in una struttura sanitaria, Ciccarelli si è cosparso di liquido infiammabile e si è dato fuoco.

Il gesto estremo è avvenuto davanti agli occhi dei militari intervenuti, che hanno cercato di fermarlo, ma senza riuscirci in tempo. Le fiamme si sono propagate rapidamente, avvolgendo metà del corpo dell’uomo e colpendo anche quattro carabinieri e un vigile del fuoco, che sono rimasti feriti a causa di un ritorno di fiamma. I soccorritori, nonostante il rischio per la propria incolumità, sono riusciti a domare l’incendio, ma le condizioni di Ciccarelli sono apparse subito critiche.

Il trasferimento e il decesso all’ospedale Cardarelli

Vittorio Ciccarelli è stato inizialmente trasportato d’urgenza presso l’ospedale di Piedimonte Matese, dove i medici hanno immediatamente disposto il trasferimento all’ospedale Cardarelli di Napoli, specializzato nel trattamento delle grandi ustioni. Le ustioni avevano colpito circa il 50% del corpo, lasciando poche speranze di sopravvivenza.

Per giorni, i medici hanno tentato di stabilizzare le sue condizioni, ma il danno subito dal corpo e dagli organi vitali si è rivelato fatale. Dopo sei giorni di agonia, il 17 settembre, Vittorio Ciccarelli è morto.

Il lutto colpisce la comunità di Piedimonte Matese

La notizia della morte di Vittorio ha sconvolto la comunità di San Potito Sannitico e Piedimonte Matese, dove viveva con il padre. Le due località, profondamente colpite dalla tragedia, hanno espresso solidarietà e cordoglio alla famiglia Ciccarelli, già segnata dal difficile rapporto con la malattia mentale del figlio. Molti conoscevano Vittorio e sapevano delle sue sofferenze, il che ha reso l’accaduto ancora più doloroso.

L'importanza del supporto per i problemi di salute mentale

Questo tragico evento mette in luce, ancora una volta, la necessità di un supporto adeguato per le persone affette da disturbi mentali e per le loro famiglie. Spesso, situazioni come quelle vissute da Vittorio Ciccarelli sfuggono di mano, portando a gesti estremi. È fondamentale che le istituzioni, le famiglie e le comunità lavorino insieme per fornire un ambiente sicuro e un supporto continuo per chi vive con tali problematiche, affinché tragedie del genere possano essere evitate.

La vicenda di Vittorio Ciccarelli resterà impressa nella memoria della comunità di Piedimonte Matese e di tutti coloro che l’hanno conosciuto. La sua morte è un monito per ricordare quanto sia cruciale un intervento tempestivo e un sostegno adeguato per le persone vulnerabili.

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