Omicidio Willy, parla l'amico Federico: “Ero io l'obiettivo”. Saranno ascoltati oggi nel carcere di Rebibbia dove sono ristretti i quattro giovani arrestati per aver pestato a morte Willy Monteiro Duerte a Colleferro nella notte tra sabato e domenica.
Intanto si comincia a chiarire la dinamica che ha portato all'omicidio del 21enne di Paliano.
Il quotidiano la Repubblica riporta le dichiarazioni che Federico Zurma ha reso ai carabinieri. È lui l'amico che Willy ha difeso dal branco e dalle botte dei fratelli Marco e Gabriele Bianchi, di Mario Pincarelli e di Francesco Belleggia, tutti ora accusati di omicidio preterintenzionale.
Le parole di Federico
"Si è messo tra me e loro. Mi stavano picchiando quando ho visto Willy. Ha cercato di mettere pace. Ma hanno iniziato a picchiarlo in quattro – racconta Federico – Uno di loro lo ha colpito con un calcio micidiale alla pancia.
Willy è rimbalzato a terra, facendosi forza sulle braccia ha provato a rialzarsi, ma quello gli ha subito sferrato un pugno sulla testa, atterrandolo.
La discussione tra me e loro è cominciata nella pizzeria ‘Duedipicche', poi è proseguita sulle scale davanti al locale e infinte nel giardino di fronte Quando eravamo lì è passato Willy con altri suoi tre amici di Paliano".
Al Corriere della Sera Federico, ancora sotto choc per quello a cui ha assistito, ha risposto via chat solo con poche laconiche righe:
"Non avrebbe mai preso un’iniziativa che non fosse stata pacifica per riportare gli animi alla calma. Parliamo di un ragazzo equilibrato".
L'unica ragione per cui il 21enne è intervenuto è stato "per evitare una rissa, per riportare pace, la gente (i Bianchi, ndr) fa cose senza senso. Me lo porterò dietro a vita, preferisco non commentare oggi.
Posso solo dire che davvero Willy si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato".
Domani sarà effettuata l'autopsia sul corpo del ragazzo
Mentre un'inter comunità si continua a interrogare su quanto è accaduto, cercando le radici della violenza che si è scatenata contro un ragazzo la cui colpa è quella di aver difeso un suo amico.(Fanpage)
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