Aprilia, bambina di 12 anni violentata dal papà: «Sarò io il tuo primo uomo»
La piccola lo racconta a scuola e lo fa arrestare
Un caso di violenza scioccante ha sconvolto la comunità di Aprilia, in provincia di Latina. Una bambina di 12 anni ha trovato il coraggio di denunciare gli abusi subiti dal padre, portando al suo arresto e al successivo processo per violenza sessuale aggravata. La vicenda, avvenuta nel 2018, è stata resa nota solo ora durante il procedimento giudiziario in corso presso il tribunale di Latina.
Il racconto della vittima e il ruolo della scuola
La minore si è confidata con un'insegnante della sua scuola, rivelando dettagli agghiaccianti su quanto subito. Secondo la testimonianza dell'insegnante in aula, la bambina si è avvicinata a lei dicendo di voler parlare e ha raccontato che il padre le avrebbe detto: "Sarò io il tuo primo uomo" prima di abusare di lei.
L'insegnante ha immediatamente segnalato il caso alle autorità scolastiche e alla polizia, dando avvio alle indagini. La preside dell'istituto, anch'essa ascoltata durante il processo, ha confermato la tempestività dell'intervento e l'importanza della denuncia della docente.
Le indagini e l'accusa di violenza sessuale aggravata
Dopo la denuncia, la bambina è stata ascoltata in audizione protetta, un metodo che tutela le vittime minorenni durante le indagini. Le sue dichiarazioni hanno portato a raccogliere prove sufficienti per l'arresto del padre, un uomo di origine congolese, che adesso si trova a processo per violenza sessuale aggravata.
Nel procedimento legale, sia la madre della bambina che la vittima si sono costituite parte civile e sono difese dagli avvocati Comito e Coppa. La madre, che non era a conoscenza delle violenze subite dalla figlia, si è schierata dalla parte della piccola e ha espresso il proprio sostegno in aula.
La prossima udienza e gli sviluppi del processo
Il caso è attualmente in fase processuale presso il tribunale di Latina. Durante le prime udienze, sono state ascoltate le testimonianze dell'insegnante, della preside e della vittima. La prossima udienza è fissata per il 22 ottobre 2025, data in cui si attendono ulteriori sviluppi e testimonianze chiave per stabilire la responsabilità dell'imputato.
L’importanza della denuncia e del supporto alle vittime
Questa vicenda sottolinea l'importanza della sensibilizzazione e della protezione dei minori da abusi e violenze. Il coraggio della bambina e la prontezza dell'insegnante nel segnalare l’accaduto hanno permesso di avviare un'indagine e di portare il caso davanti alla giustizia.
Le autorità raccomandano a tutti gli educatori e ai professionisti che lavorano con minori di prestare attenzione ai segnali di disagio nei bambini e di segnalare tempestivamente eventuali situazioni sospette alle autorità competenti. La lotta contro la violenza sui minori è un impegno collettivo che richiede il supporto di tutta la comunità.