Liliana Segre e gli ultimi sopravvissuti
Liliana Segre e gli ultimi sopravvissuti

Ogni 27 gennaio si celebra la Giornata della Memoria, un momento per ricordare le vittime dell’Olocausto e riflettere sulla tragica storia dei sopravvissuti. Liliana Segre, una delle voci più importanti di questa memoria, lancia un allarme: «Quando non ci saremo più, si smetterà di parlarne». Ma chi sono gli ultimi sopravvissuti alla Shoah in Italia?

L’importanza della Giornata della Memoria e l’allarme di Liliana Segre

Oggi, 27 gennaio 2025, celebriamo la Giornata della Memoria, un’occasione internazionale dedicata al ricordo delle vittime della Shoah e di tutte le atrocità commesse durante il nazismo. Questo giorno è particolarmente significativo, poiché il tempo sta riducendo il numero dei testimoni diretti di quei tragici eventi. Liliana Segre, senatrice a vita e sopravvissuta ad Auschwitz, ha espresso la sua preoccupazione per il futuro della memoria: «Quando non ci saremo più, si smetterà di parlarne».

La memoria, affidata alle voci dei sopravvissuti, è un patrimonio prezioso ma fragile. Ogni testimonianza è un atto di coraggio e una missione di vita: alcuni hanno scelto di condividere pubblicamente il loro dolore, altri hanno preferito il silenzio.

I sopravvissuti alla Shoah in Italia

In Italia, il numero dei sopravvissuti alla Shoah si riduce drasticamente. Accanto a figure instancabili come Liliana Segre, Sami Modiano ed Edith Bruck, rimangono ormai poche decine di testimoni. Secondo i dati forniti dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e dallo storico Marcello Pezzetti, gli ebrei sopravvissuti sono poco più di una decina.

Tra loro si annoverano anche i sopravvissuti non ebrei, come gli oppositori politici, i rom, gli omosessuali e i disabili, anch’essi vittime della follia genocida nazista. Fondamentali per la conservazione della memoria sono organizzazioni come la Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea (CDEC) e la Shoah Foundation, quest’ultima fondata da Steven Spielberg.

Chi sono gli ultimi testimoni della Shoah?

Ecco alcuni dei sopravvissuti ancora in vita:

Sami Modiano (94 anni): deportato a 13 anni da Rodi a Birkenau, è uno dei principali testimoni italiani.

Edith Bruck (93 anni): scrittrice e regista, sopravvissuta ad Auschwitz e ad altri campi di sterminio.

Liliana Segre (94 anni): senatrice a vita, sopravvissuta ad Auschwitz con il numero di matricola 75190.

Stella Levi (101 anni): sopravvissuta ad Auschwitz, originaria di Rodi.

Alberto Israel (97 anni): deportato da Rodi ad Auschwitz, oggi vive in Belgio e continua a testimoniare alle nuove generazioni.

Andra e Tatiana Bucci (85 e 87 anni): sopravvissute agli esperimenti di Mengele, originarie di Fiume.

Arianna Szörényi (91 anni): deportata ad Auschwitz a soli 11 anni.

Goti Bauer (100 anni): sopravvissuta ad Auschwitz-Birkenau, testimone instancabile nelle scuole italiane.

Gilberto Salmoni (97 anni): deportato a Buchenwald a 16 anni, è presidente onorario di ANED Genova.

Hanna Kluger Weiss (96 anni): sopravvissuta ad Auschwitz, oggi vive in Israele dove dirige un museo dedicato alla Shoah.

Questi nomi rappresentano una parte essenziale della memoria storica italiana e internazionale.

Il futuro della memoria: libri, documentari e archivi digitali

Con il tempo, i sopravvissuti non saranno più tra noi. Tuttavia, la loro eredità continuerà a vivere attraverso libri, documentari, testimonianze registrate e archivi digitali. I viaggi della memoria, che portano studenti e giovani a visitare i luoghi dell’Olocausto, rappresentano un ponte tra le generazioni, assicurando che queste storie non vengano dimenticate.

Le istituzioni, come il CDEC e la Shoah Foundation, stanno giocando un ruolo cruciale nella conservazione della memoria, rendendo accessibili materiali storici e testimonianze a livello globale.

La Giornata della Memoria non è solo un’occasione per ricordare il passato, ma anche un impegno per il futuro. Come ha detto Liliana Segre, il rischio è che, senza testimoni, si smetta di parlare della Shoah. È quindi fondamentale continuare a raccontare, educare e riflettere, affinché le atrocità del passato non si ripetano mai più.

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