MUORE SOFFOCATA DA UN BOCCONE. Nella comunità terapeutica psichiatrica Pro.Ge.Co, situata a Sangano nel Torinese, si è verificata una tragica morte durante il pranzo di domenica. Una donna di 66 anni, ospite della struttura, è rimasta soffocata da un pezzo di arrosto che le è rimasto incastrato in gola.

Nonostante gli immediati interventi del personale della struttura, dei medici e degli infermieri del 118, la donna purtroppo non è riuscita a sopravvivere. Il medico legale dell'Asl To3 ha dichiarato che il decesso è avvenuto per asfissia da deglutizione. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti anche i carabinieri di Piossasco.

Muore soffocata da un boccone, la terribile tragedia in comunità

La tragedia si è consumata nella comunità terapeutica psichiatrica Pro.Ge.Co a Sangano, nel Torinese, durante il pranzo di domenica. Durante il pasto, un pezzo di arrosto si è incastrato nella gola della donna di 66 anni, causando il blocco delle vie respiratorie. Nonostante la prontezza di intervento del personale presente nella struttura, inclusi un'educatrice e un operatore socio sanitario, non è stato possibile salvare la vita della donna.

Interventi di soccorso

Immediatamente dopo l'evento, il personale della struttura ha richiesto l'intervento dei medici e degli infermieri del 118. Essi hanno effettuato manovre di soccorso come la manovra di Heimlich e il massaggio cardiaco nel tentativo di liberare le vie respiratorie della donna e ripristinare la sua funzionalità cardiaca. Purtroppo, nonostante tutti gli sforzi profusi, non è stato possibile salvare la vita della vittima.

Cause e constatazione del decesso

Il medico legale dell'Asl To3 ha successivamente esaminato il caso e ha determinato che la causa del decesso è stata l'asfissia da deglutizione. Questa tragica morte è stata causata dal pezzo di arrosto che si è bloccato nella gola della donna, impedendo il normale flusso di aria nei polmoni. La constatazione del medico legale conferma la causa del decesso come risultato diretto dell'incidente durante il pranzo.

Dichiarazioni del responsabile della struttura Michele Colaci, uno dei soci maggioratori della struttura, ha sottolineato che la donna non aveva problemi o prescrizioni mediche particolari. Durante il pasto, il personale presente in sala, compreso un'educatrice e un operatore socio sanitario, ha reagito prontamente all'incidente, eseguendo la manovra di Heimlich e il massaggio cardiaco come da protocollo standard. Purtroppo, nonostante i loro sforzi, non è stato possibile salvare la vita della signora. Colaci ha anche affermato che la donna era ospite della struttura da circa un anno e non si erano mai verificati problemi simili in precedenza.

I carabinieri di Piossasco sono intervenuti sul posto per fare chiarezza sull'incidente e raccogliere ulteriori informazioni. La loro presenza è finalizzata a garantire una completa indagine sulla tragedia al fine di comprendere appieno le circostanze dell'evento.

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