paolo de angelis

La festa della Madonna del Carmine a Gragnano si è trasformata in una tragedia con la morte improvvisa di Paolo De Angelis, 44 anni, uno dei portatori della statua della patrona. L'evento, che inizialmente sembrava procedere senza intoppi, si è concluso in modo drammatico.

Il malore improvviso

"Ragazzi, portatemi all’ospedale, non mi sento bene." Queste sono state le ultime parole di Paolo De Angelis, riportate dal Corrierino. Durante il brindisi di fine serata nel bar della piazza, Paolo ha cominciato a sentirsi male. Nonostante il tempestivo intervento degli amici che lo hanno trasportato all'ospedale di Castellammare, Paolo non è sopravvissuto.

La processione della Madonna del Carmine

Paolo era uno dei portatori della statua della Madonna del Carmine, una tradizione sentita a Gragnano. La processione, parte integrante della festa della patrona dei pastai, aveva visto la partecipazione entusiasta della comunità, con applausi e fuochi d'artificio al rientro in chiesa.

Trasportare la statua della Madonna del Carmine sulle spalle è un compito impegnativo, ma profondamente simbolico per i partecipanti. Paolo, come gli altri portatori, era dedito a questa tradizione. La sua improvvisa scomparsa ha scosso la comunità, trasformando una serata di celebrazione in un momento di lutto.

La dinamica dei fatti

Tutto sembrava procedere normalmente fino al rientro in chiesa. Durante il brindisi finale nel bar della piazza, Paolo ha avvertito il malore che gli è stato fatale. Gli amici, preoccupati, lo hanno immediatamente accompagnato all'ospedale di Castellammare, ma nonostante gli sforzi dei medici, non è stato possibile salvargli la vita.

La morte di Paolo De Angelis ha avuto un impatto profondo sulla comunità di Gragnano. La festa della Madonna del Carmine, solitamente un momento di gioia e condivisione, è stata segnata da questa tragica perdita. I residenti, ancora increduli, si sono uniti nel dolore, esprimendo solidarietà alla famiglia di Paolo.

Paolo De Angelis verrà ricordato non solo per il suo impegno nella processione della Madonna del Carmine, ma anche per la sua dedizione alla comunità di Gragnano. La sua morte lascia un vuoto incolmabile tra amici e familiari, che lo ricordano con affetto e gratitudine per tutto ciò che ha rappresentato.

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