generale masiello

“Oggi bisogna prepararsi all’ipotesi peggiore,” ha dichiarato il generale Carmine Masiello, capo di Stato Maggiore dell’Esercito, in un’intervista a Repubblica. Il generale sottolinea la necessità di un profondo cambiamento culturale all’interno delle forze armate italiane: “Quando mi sono arruolato, eravamo formati per un conflitto totale. Ora servono militari diversi, capaci di adattarsi alle sfide moderne, che superano lo stereotipo del soldato rigido”.

Questo cambio di mentalità è cruciale per rispondere alle mutate esigenze globali, dove non si tratta più solo di prepararsi per missioni specifiche, ma di essere pronti a reagire a scenari complessi e in continua evoluzione.

Prepararsi al Futuro: Reazione e Proattività

Il generale ha spiegato che l’Esercito sta lavorando su due fronti principali: reagire alle crisi attuali, come quella in Ucraina, e prepararsi per sfide future, in particolare in Africa. “Il Mediterraneo allargato, che include il Sahel, rappresenterà un grosso problema per il nostro interesse nazionale nei prossimi decenni,” ha avvertito.

Parallelamente, l’Esercito italiano sta investendo in nuove tecnologie, tra cui la cybersecurity e la dronizzazione. “Abbiamo creato l’Unità 23, dove i migliori cervelli lavorano per anticipare gli sviluppi tecnologici e realizzare strumenti innovativi. La dronizzazione sarà fondamentale: i droni devono essere integrati fino ai livelli tattici più bassi per trasformare il nostro modo di operare.”

Imparare dagli Errori per Pensare Fuori dagli Schemi

Una delle sfide più difficili, ha spiegato Masiello, è il cambiamento della cultura interna: “Bisogna superare l’approccio degli ultimi vent’anni, basato sulla preparazione per missioni specifiche. Oggi, durante l’addestramento, è necessario imparare a sbagliare, perché gli errori sono costruttivi e aiutano a pensare fuori dagli schemi”.

Questo cambio di mentalità è fondamentale per affrontare le guerre moderne, che richiedono flessibilità, creatività e l’uso di tecnologie avanzate.

L’Esercito del Futuro: Verso una Forza Proattiva e Tecnologica

Le dichiarazioni del generale Masiello delineano un esercito che si sta adattando alle sfide del XXI secolo. Con una visione strategica che guarda al futuro, le forze armate italiane mirano a diventare non solo reattive ma anche proattive, pronte ad affrontare conflitti ibridi e scenari globali complessi.

Il messaggio è chiaro: per proteggere l’interesse nazionale, l’Esercito italiano deve evolversi, integrando innovazione tecnologica e una mentalità aperta al cambiamento.

«Quelle radiografie poteva capirle anche uno studente»: parla il figlio di Andrea Purgatori
Incidente Mortale sulla Pontina: è Andrea Mei la vittima dello schianto