Guerra in Israele, nuova stangata per bollette e benzina in Italia. La situazione
Con i recenti sviluppi dei conflitti in Israele, la questione energetica, che sembrava essere stata risolta, è tornata d'attualità, innescando preoccupazioni su una possibile escalation dei prezzi dell'energia.
Le autorità israeliane hanno annunciato nelle ultime ore la sospensione delle attività nel giacimento di gas naturale di Tamar, situato al largo di Gaza, per motivi di sicurezza. Questa decisione ha causato un repentino aumento delle quotazioni del metano ad Amsterdam, e in parallelo si è verificato un incremento nei prezzi del greggio. In Italia, il Ministero delle Imprese ha lanciato l'allerta, indicando che l'insicurezza nella regione sta causando un aumento significativo dei prezzi dei carburanti.
Gli analisti di Goldman Sachs stanno mettendo in guardia da una possibile escalation del conflitto nella regione, con il coinvolgimento dell'Iran. Questo potrebbe portare il prezzo del petrolio a raggiungere livelli elevati, fino a 150 dollari al barile.
L'Italia deve affrontare difficili equilibri geopolitici riguardo al gas naturale. Attualmente, l'Algeria è il principale fornitore di gas naturale per il nostro Paese. E' inoltre tra le voci più forti a favore di Hamas dopo l'attacco contro Israele. L'Italia tra l'altro ha ancora rapporti energetici con la Russia, nonostante gli sforzi per ridurne la dipendenza dal nostro mix energetico, soprattutto dopo gli eventi legati alla guerra in Ucraina.
È importante monitorare anche i rapporti con l'Azerbaijan, poiché attraverso il gasdotto Tap, fornisce energia alle nostre case. Tuttavia, l'Azerbaijan è stato di recente coinvolto in un conflitto nella regione contesa del Nagorno-Karabakh, attirando l'attenzione della diplomazia internazionale.
Nonostante il Fondo Monetario Internazionale ritenga che sia ancora presto per valutare gli effetti della crisi israelo-palestinese sull'economia globale, gli investitori stanno già percependo l'incertezza in arrivo. Di conseguenza, le quotazioni dell'oro, un bene considerato rifugio in tempi di incertezza, sono tornate ad aumentare.