Il suo progenitore era nato nella prima guerra del villaggio globale
L’operazione Desert Storm nel ‘90, lui combatterà ora nella prima pandemia della globalizzazione. Il test per l’identificazione rapida (un’ora) del nuovo coronavirus Covid-19 sarà lanciato ufficialmente sul mercato ha ricevuto il via libera. E lunedì la Borsa ha festeggiato la notizia: Diasorin è uno dei pochi titoli del listino di Piazza Affari positivo, con un balzo di oltre il 3%.
La conclusione della fase sperimentale
In collaborazione con due degli ospedali in prima linea contro il coronavirus, lo Spallanzani di Roma e il San Matteo di Pavia, era stata annunciata dieci giorni fa, il 10 marzo.
Sviluppato nel centro di diagnostica molecolare di Gerenzano (Varese) è stato pensato appunto per la «prima linea»: consente di abbattere il tempo di risposta da 6-7 ore a 60 minuti e viaggia su macchine di piccole dimensioni che esaminano 8 campioni per volta.
È il test per l’emergenza e dell’emergenza.
Ed è un tempo prezioso quello che farà risparmiare, per il paziente e per l’ospedale che deve intervenire», spiega Carlo Rosa, ceo di DiaSorin e tra i soci di riferimento della multinazionale della diagnostica in vitro (l’azionista di maggioranza è la famiglia Denegri) .
«Ci chiamano da tutta Italia.
Abbiamo scelto di avere un’interlocuzione direttamente con le regioni che stanno coordinando l’emergenza sanitaria, a cominciare dalla più colpite, Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna. Ad aprile si stima che saranno prodotti 300 mila test, di cui centomila per il mercato italiano.(IlCorriere)
Leggi anche:
Coronavirus a Napoli. La Volante della Polizia si ferma in strada e ringrazia i residenti.
Seguici su Facebook:
41esimoparallelo