"De Luca aiutaci, non riaprire le scuole, salva i nostri figli”. Questo l'appello delle mamme in Campania. Dopo gli striscioni e le manifestazioni arriva il dietrofront.
E a quanto pare anche chi si è tanto indignato e offeso per la frase "bimba cresciuta col latte al plutonio”, ora sembrerebbe costretto a fare un passo in dietro e quasi a scusarsi col governatore campano.
Sta succedendo qualcosa in Campania e non solo
I dati (a meno che non manomessi come qualcuno insinua) parla chiaro, non solo la Regione dello sceriffo rischia grosso, ma tutta Italia, tanto che anche i medici, che solo due giorni fa parlavano di riaprire le scuole, ora invocano il lockdown totale.
Senza contare anche le dichiarazioni del virologo Ricciardi che si è pubblicamente schierato a favore di un lockdown "locale” per certi versi, ma a domanda diretta non disdegna neanche quello totale.
E qui come sempre la domanda nasce spontanea: "Piuttosto che parlarne in Tv o alla Radio, perchè non ha consigliato Conte di intervenire in modo diverso?” Dovrebbe essere proprio il dott. Ricciardi l'esperto individuato dal Governo e che avrebbe dovuto indirizzargli la via durante questa pandemia... E forse un pò il De Ma ha ragione, i conti non tornano e non solo a Napoli.
Resta di fatto che De Luca forse aveva ragione
Come riporta il Mattino, le mamme, ora, sono favorevoli alla didattica a distanza, come misura per «salvaguardare i nostri figli» e sperano che, anche allo scadere dell'attuale ordinanza regionale che chiude le scuole fino a metà novembre, il governatore De Luca confermi la sua decisione di non riaprirle.
«Da genitore mi sono posta delle domande - spiega Luna Evangelista - ho notato uno scaricabarile tra pediatri e scuole. Quello che vogliamo è che, anche se le scuole dovessero riaprire, ci sia data la possibilità di scegliere tra lezioni in presenza e didattica a distanza. Io non voglio rischiare la salute di mia figlia».
In Puglia, è stata data la possibilità di scegliere, ed è quello che chiedono anche loro, per la Campania, semmai le scuole dovessero riaprire.
«Ma non scenderemo in piazza per chiedere che non vengano riaperte», dice.
In molti si sono già organizzati scrivendo ai dirigenti scolastici delle scuole frequentate dai propri figli per chiedere in ogni caso la Dad oppure optare per l'insegnamento parentale. Sarebbe preferibile «puntare su congedi parentali, bonus babysitter e aiuti alle famiglie».
"Noi che vogliamo la Dad” - il gruppo dei genitori su Facebook
Su Facebook, Evangelista ha raccolto un pò di mamme e papà, alcune anche di altre regioni, in un gruppo «Noi che vogliamo la Dad».
«Il virus entra nelle scuole con i bambini, circola, arriva a casa - afferma - Dobbiamo trovare un modo per proteggere tutti. E ci sono molti insegnanti che hanno timore nel dir che preferiscono la Dad».
«Ci sono bambini e ragazzini che ormai hanno paura - sottolinea - perché il fato di essere andati a scuola con la mascherina, e parlo dei più grandi, ha acuito le loro preoccupazioni».
Le mamme e i papà a favore della Dad
Hanno stilato un documento per evidenziare i vantaggi della Dad, per evitare i contagi. Non è semplice ipotizzare di creare gli ambienti, come viene consigliato, con l'inverno che incalza né pensare che i bambini «che non sono robot», riescano a mantenere il distanziamento.
Senza dimenticare che «l'influenza stagionale è alle porte e le scuole, da sempre, costituiscono terreno fertile per la diffusione».
Il contagio - è scritto nel documento - è aumentato di ben tre volte sulla popolazione complessiva dalla riapertura delle scuole.
Il controllo della temperatura, affidato solo alle famiglie, è una misura inutile soprattutto per gli asintomatici».
Il quesito finale espresso nel documento
I banchi con le rotelle monoposto »non sono arrivati a tutte le scuole - conclude il documento - perché quei soldi non sono stati destinati alle ristrutturazioni visto che ancora crollano soffitti fatiscenti?».
Nel frattempo anche la Puglia segue De Luca
L'appello di Emiliano proprio questa mattina: “Non mandate i bambini a scuola”. (IlMattino)
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