Al via i controlli dell’INPS sugli assegni di pensione a partire dal 14 settembre. Il lavoro dell’ente di previdenza sociale si fa sempre più fitto negli ultimi anni. Infatti, oltre al pagamento degli
assegni della pensione ormai da diversi anni l’ente si occupa anche dei pagamenti delle misure di sostegno alle fasce di popolazioni più deboli come i percettori di Naspi o del reddito di cittadinanza.
Inoltre, da quest’anno è partito l’assegno unico universale per i figli a carico fino all’età di
21 anni che coinvolge una vasta platea della popolazione. L’intensa attività di
erogazioni deve essere accompagnata anche da un’attenta rilevazione e controllo dei versamenti e dei destinatari.
Pensioni all’estero, al via i controlli
Infatti, a partire dallo scorso 14 settembre l’Inps si occuperà di controllare le pensioni dei percettori italiani che vivono all’estero. In particolar odo, il controllo riguarda gli assegni dei residenti in Portogallo, Spagna e Tunisia. I pensionati che si trasferiscono in questi Stati sono numerosi perché in tali contesti possono usufruire di una tassazione più agevole rispetto a quella italiana.
Basta pensare che dal 2017 al 2021 i pensionati italiani che si sono spostati in Portogallo sono più che
triplicati passando da
994 a più di
3.500. I controlli riguarderanno la verifica dell’esistenza in vita di tali pensionati. Solitamente questo compito è svolto a campione da Citybank, l’istituto bancario che si occupa dei pagamenti delle pensioni degli italiani che vivono all’estero.
Tuttavia, è necessario un controllo più approfondito. Infatti, ad oggi sono
326.000 le pensioni erogate nei
165 Paesi per un totale di quasi 1,4 miliardi. Le prime verifiche riguarderanno i residenti in Europa, con esclusione di Scandinavia e Paesi dell’est, Africa e Oceania.
Già effettuati, invece, i controlli dell’Inps sui residenti i Usa, Sudamerica, Asia, Estremo Oriente, Paesi scandinavi ed est Europa. Il controllo consiste in un invio di una comunicazione dove è necessario compilare la dichiarazione di esistenza in vita entro il 12 gennaio del 2023. L’Inps fa sapere che in caso di mancato invio, il pagamento della rata di febbraio prossimo
avverrà in contanti presso le agenzie della Western Union.
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