Francesca Fagnani dalla bocciatura a catechismo alla lite con Mammucari: «Inaccettabile»
La conduttrice si racconta a cuore aperto: la fede, la perdita della madre, i suoi difetti e l’esperienza con i grandi ospiti dello show.
Francesca Fagnani confessa un aspetto intimo della sua vita: la fede. In un’intervista a La Stampa, la conduttrice di Belve ha ricordato un episodio particolare: «Sono stata bocciata a catechismo. Avrei dovuto fare ricorso al Tar!». Fagnani si definisce credente, pur senza praticare attivamente: «Non partecipo a nessuna pratica, ma non posso pensare di non rivedere un giorno mia madre. Forse credo solo per bisogno, ma non posso farne a meno».
La perdita della madre, avvenuta nove anni fa, ha segnato profondamente la conduttrice: «Non c’è giorno in cui non pensi a lei. Più di tutto, mi manca non averle detto quanto la amo». Nonostante il dolore, Francesca ritrova la madre nei piccoli gesti quotidiani, dalle ricette alle caratteristiche del suo carattere: «Spero che il suo modo di essere sia l’eredità più importante che mi ha lasciato».
La lite con Teo Mammucari e il successo di Belve
Nel programma Belve, celebre per le interviste incisive, Fagnani ha affrontato momenti di tensione con alcuni ospiti. Tra questi, la discussa lite con Teo Mammucari: «Non volevo metterlo all’angolo. Evidentemente, non si sentiva pronto per un’intervista libera e aperta». Tuttavia, l’episodio ha generato una forte solidarietà nei confronti della conduttrice, soprattutto da parte dei giovani: «Certi modi di fare non sono più accettabili, specie per le nuove generazioni».
Fagnani è apprezzata per il suo stile diretto, anche se non tutti gli ospiti riescono a gestire la pressione: «Le interviste più difficili non sono quelle con litigi, ma quelle in cui l’ospite fatica a rispondere».
Gli ospiti memorabili: Claudia Pandolfi e Jovanotti
Tra le interviste che le sono rimaste impresse, Fagnani cita Claudia Pandolfi: «È stata la personificazione del fascino. Raccontare la propria vita con onestà è rischioso, ma funziona. Le persone autentiche creano empatia».
A breve, uscirà anche l’intervista a Jovanotti: «Ha parlato delle difficoltà degli ultimi tempi con una sincerità disarmante. Ma ha risorse interiori enormi. Grazie a viaggi, letture e all’amore per la famiglia, ha sviluppato una straordinaria capacità di reazione».
Il difetto di Francesca: la prepotenza
Fagnani non si tira indietro nell’ammettere i propri difetti: «La prepotenza è un mio limite, è un modo di essere poco incline al compromesso. La determinazione è un pregio, ma la prepotenza no. Però un difetto non sempre causa danni: anche l’egoismo può esistere senza danneggiare chi lo possiede».
Il ricordo di Giorgia Meloni e la politica
Francesca ha intervistato Giorgia Meloni nel 2018, quando era leader di un piccolo partito: «Già allora aveva il piglio di una leader. In quell’occasione mostrò grande ironia e autoironia». Oggi, invece, Fagnani nota un cambiamento: «Ora sembra aver perso queste qualità. Il peso della responsabilità la rende più sola».
In merito alle sue idee politiche, la conduttrice dichiara: «Sui diritti individuali mi considero spostata a sinistra, ma per il resto mi definisco liberale».
Il legame indissolubile con Roma
Fagnani conclude l’intervista con un aneddoto che racconta il suo amore per la capitale e la sua gente: «L’altro giorno ero in auto e ho suonato il clacson perché una macchina non partiva. Un uomo accanto a me abbassa il finestrino e, con calma, mi dice: “Certo, pure tu, ‘nte potevi svejà un po’ prima?”. Ecco, Roma è così, e io non posso farne a meno».