culla termica

Saranno celebrati domani mattina i funerali del neonato trovato senza vita lo scorso 2 gennaio nella culla termica della chiesa di San Giovanni Battista, a Bari. La cerimonia si terrà nella chiesa madre del cimitero comunale, con i costi delle esequie a carico dell’amministrazione comunale. Un gesto di solidarietà da parte della città per un dramma che ha sconvolto la comunità.

Accertamenti tecnici in corso

Le indagini sul tragico evento proseguono, e ieri è stato effettuato un terzo esame tecnico sulle attrezzature della culla termica presso il laboratorio del Politecnico di Bari. Dai test è emerso un malfunzionamento del tappetino dotato di sensori, che avrebbe dovuto inviare automaticamente una telefonata al parroco segnalando la presenza del neonato. Questo difetto potrebbe aver contribuito al tragico epilogo.

La testimonianza di una residente

Una nuova testimonianza è stata raccolta dagli inquirenti. Una donna che vive nei pressi della parrocchia ha dichiarato di aver udito vagiti due giorni prima del ritrovamento del corpo del neonato. Tuttavia, ha confessato di aver pensato che fossero miagolii di gatti, comuni nella zona, e di non aver dato peso ai suoni. La sua dichiarazione aggiunge un ulteriore tassello alle indagini, che mirano a chiarire le responsabilità e a verificare eventuali segnali trascurati.

Una comunità colpita al cuore

La vicenda ha suscitato profonda commozione e indignazione tra i cittadini di Bari. La culla termica, ideata per offrire una possibilità di salvezza ai neonati in difficoltà, avrebbe dovuto rappresentare un rifugio sicuro. Questo caso ha portato alla luce criticità che richiedono interventi immediati per garantire che simili tragedie non si ripetano. 

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