Gli animali da compagnia come cani e gatti sono immuni al nuovo Coronavirus (SARS-CoV-2) e non lo trasmettono agli esseri umani. Lo ha affermato l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) nel punto 9 del suo vademecum sul virus, con dieci comportamenti da seguire per proteggersi dalla patologia. La stessa informazione è stata diffusa anche sulla pagina dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) dedicata ai “miti da sfatare” sul nuovo Coronavirus.
Coronavirus, cani e gatti non lo trasmettono
“Non ci
sono prove che animali da compagnia o animali domestici come
cani o
gatti possano essere infettati dal nuovo Coronavirus – ha ribadito l’OMS, che poi ha ribadito di
lavarsi bene la mani per limitare il contagio. “Questo ti protegge da vari batteri comuni come Escherichia coli e Salmonella che possono passare dagli animali domestici all’
uomo” precisano gli esperti.
La precisazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità è stata resa necessaria per due motivi. Il primo è che nelle zone più colpite si è
scatenata la psicosi e molte famiglie non sapevano come comportarsi con i propri animali domestici (in Cina sono numerosi i cani uccisi a bastonate dall’inizio dell’epidemia). La seconda è per
smentire le varie fake news circolate sulla questione e che potrebbero portare a episodi gravi nei confronti degli animali.
L’origine del Coronavirus
La confusione tra la popolazione era in parte dovuta anche alla prime notizie che hanno riguardato la diffusione del coronavirus SARS-CoV-2. Rimane
certo il fatto che la malattia abbia fatto il salto da un animale (mammifero) all’uomo, come avvenuto con la SARS (Severe Acute Respiratory Syndrome) e la MERS (Middle East Respiratory Syndrome). Nel primo caso la trasmissione all’
uomo avvenne attraverso lo
zibetto, mentre nel secondo caso con il
dromedario. Questi animali però furono i cosiddetti ospiti intermedi. Il virus in origine circolava infatti in un
pipistrello. Gli animali domestici comunque non
sono coinvolti nella trasmissione dell’agente patogeno.