Un violento terremoto di magnitudo 7 ha colpito la regione di Marrakech, in Marocco, causando una devastante tragedia con un bilancio iniziale di oltre 820 morti e più di 600 feriti. Purtroppo, è probabile che il numero delle vittime continuerà a salire man mano che emergono ulteriori dettagli sulla situazione.

La scossa sismica registrata alle 23:11 di venerdì 8 settembre, con l'epicentro situato nel cuore del paese, a soli 16 chilometri dal villaggio di Tata N'Yaaqoub. Questo terremoto ha causato gravi danni alle infrastrutture, alle abitazioni e alle strutture pubbliche, mettendo sotto pressione le risorse locali per le operazioni di soccorso e di assistenza medica.

Le autorità marocchine

Stanno affrontando un'emergenza di proporzioni significative, e il governo dell'Unione europea ha immediatamente dichiarato la sua disponibilità a fornire al Marocco "tutta l'assistenza necessaria" per far fronte a questa tragedia.

Le scosse del terremoto così intense da essere avvertite anche in altre regioni, tra cui il Portogallo e l'Algeria, testimoniando la potenza e l'ampiezza di questo evento sismico. Tuttavia, al momento, non ci sono feriti italiani nella zona colpita dal terremoto.

Terremoto Marocco - Tajani: "Circa 200 italiani nella zona del sisma, per ora nessun ferito"

"Al momento non abbiamo notizie di italiani feriti, né vittime, quindi le cose per i nostri connazionali potrebbero essere andate in modo migliore rispetto ai tanti marocchini purtroppo deceduti". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Il ministro ha spiegato che "circa 200 italiani erano al momento delle scosse in quella parte del Marocco" colpita dal sisma, l'area di Marrakech. "Ambasciata e consolati si sono subito mobilitati, dall'Unità di crisi sono stati inviati messaggi a tutti gli italiani" nel Paese.

Per quanto riguarda gli italiani presenti nella regione, le autorità italiane consigliano loro di evitare l'aeroporto di Marrakech, che è congestionato, e di considerare l'opzione di utilizzare altri aeroporti in Marocco per cercare di tornare in Italia. La Protezione Civile italiana è pronta a fornire assistenza, ma sarà necessaria una richiesta ufficiale da parte del Marocco o attraverso il sistema di soccorso europeo per attivare un intervento.

Questa tragedia ha scosso profondamente la comunità marocchina e ha generato un'ondata di solidarietà a livello internazionale, mentre le autorità locali e internazionali si impegnano a fronteggiare questa emergenza sismica di vasta portata.

Paura tra gli italiani in Marocco: "Tremava tutto, siamo corsi in strada". "Noi bloccati sulle montagne"

 "Siamo preoccupatissimi", ha detto la turista, "siamo bloccati fuori dall'hotel sul passo Tizi n'test e la strada è sbarrata da una frana da entrambe le parti. Ora ci stiamo incamminando verso Agadir, sono trenta chilometri per fortuna in discesa. Ma dobbiamo a sbrigarci perché inizia a fare caldo". 

"I telefoni non funzionano"

 La Farnesina ha fatto sapere che tutti i nostri connazionali stanno bene, ma le linee telefoniche non funzionano bene. Molti italiani stanno usando i social network per comunicare ad amici e parenti la situazione nel paese nord africano, proprio perché non è facile telefonare. "Noi stiamo bene, solo tanta paura e la notte in strada", ha scritto su facebook una turista italiana in vacanza a Marrakesh. La donna ha poi pubblicato le foto delle macerie sulla strada vicino al suo hotel. ha aggiunto: "Ci sono quartieri crollati. La fortuna è stata con noi".

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