Ursula von der Leyen: "Centri di rimpatrio fuori dall'UE e nuovi approcci contro la migrazione illegale"
Il Presidente della Commissione Europea propone misure innovative per la gestione dei migranti, puntando sui rimpatri e sulla cooperazione con Paesi terzi.
In vista del Consiglio europeo del 17-18 ottobre, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha inviato una lettera ai leader degli Stati membri, affrontando nuovamente il delicato tema della gestione dei migranti. Tra le proposte principali, spicca l'idea di sviluppare centri di rimpatrio al di fuori dell'Unione Europea. "Dovremmo continuare a esplorare possibili strade in questa direzione", ha sottolineato von der Leyen, facendo riferimento alle operazioni pilota previste dal protocollo Italia-Albania, le quali offriranno lezioni pratiche per l’intera UE.
La sfida dei rimpatri
Von der Leyen ha invitato i capi di Stato e di governo dei Ventisette a concentrarsi su "modalità innovative per contrastare la migrazione illegale". Uno dei punti cruciali del suo messaggio riguarda la necessità di rivedere il concetto di "Paesi terzi sicuri", che dovrà essere ridefinito entro il prossimo anno. Inoltre, ha evidenziato la collaborazione con l'Unhcr e l'Oim per trovare soluzioni che consentano di gestire meglio coloro che cercano asilo, senza che questi debbano affrontare pericolosi viaggi attraverso il Mediterraneo.
Cooperazione e politica dei visti
La presidente della Commissione Europea ha poi sottolineato l'importanza di rafforzare la cooperazione con i Paesi partner, utilizzando strumenti come il Codice dei visti per incentivare la riammissione dei migranti. Esempi di successo in questo ambito, ha indicato von der Leyen, sono Iraq, Bangladesh e Gambia, dove l'articolo 25a del Codice dei visti ha stimolato azioni concrete da parte dei partner.
Migrazione legale e lotta al traffico di esseri umani
Nella sua lettera, von der Leyen ha insistito su un approccio globale alla gestione della migrazione, che combini azioni interne ed esterne, con una protezione più efficace delle frontiere e una lotta al traffico di esseri umani. Tra le priorità, ha aggiunto, vi è lo sviluppo di partenariati globali che affrontino le cause profonde della migrazione, contribuendo al tempo stesso agli obiettivi dell'UE in termini di politiche sui visti e di riammissione.
Soluzioni europee per una sfida comune
Von der Leyen ha concluso ribadendo che "l'immigrazione continuerà a essere una sfida fondamentale per l'Unione Europea". In particolare, l'aumento delle opportunità di migrazione legale potrebbe agevolare la collaborazione con i Paesi partner e rispondere alle esigenze del mercato del lavoro europeo. "Ci attende un’agenda legislativa e operativa intensa – ha dichiarato – e dobbiamo assicurarci che le nostre risorse siano all'altezza delle nostre ambizioni".