Selvaggia Lucarelli Fedez
Selvaggia Lucarelli Fedez

Selvaggia Lucarelli, nota giornalista e opinionista, ha recentemente partecipato al podcast di Alessandro Cattelan, Supernova, dove ha affrontato diversi temi legati alla sua carriera, tra cui le denunce ricevute per le sue inchieste giornalistiche. Durante l'intervista, Lucarelli ha rivelato alcuni retroscena sorprendenti, soffermandosi su un episodio che coinvolge il rapper Fedez, che l’avrebbe denunciata due volte chiedendole un risarcimento complessivo di 200mila euro.

Denunce e querele: un ostacolo per il giornalismo indipendente

Nel corso dell’intervista, Selvaggia Lucarelli ha parlato apertamente del complesso sistema legale che spesso ostacola il lavoro dei giornalisti, soprattutto per chi non ha risorse sufficienti a sostenere i costi legali. «La maggior parte delle denunce che ricevo vengono archiviate, alcune addirittura prima che io ne sia informata. Per questo, a volte, chiedo al mio avvocato di fare il 335, una procedura per sapere quante indagini sono aperte a mio carico», ha spiegato Lucarelli.

La giornalista ha sottolineato che affrontare querele e richieste di risarcimento può rappresentare un grave problema economico per i freelance o i giovani giornalisti: «Non è una questione di coraggio, ma di soldi. Anche se hai ragione, devi comunque pagare dai 3mila ai 4mila euro di avvocato». Lucarelli ha definito questo scenario un «sistema malato», che scoraggia molte persone dal portare avanti inchieste importanti.

La scoperta delle denunce tramite PEC

Uno degli episodi più curiosi raccontati da Selvaggia riguarda il suo rapporto con la posta elettronica certificata (PEC). «Una volta ho scoperto di essere stata condannata leggendo il Corriere della Sera, perché la notifica era stata inviata tramite PEC, e io non la aprivo da due anni», ha rivelato, aggiungendo un pizzico di ironia alla situazione.

Tra le denunce ricevute, la giornalista ha menzionato quelle di Fedez, che l’ha citata per due episodi distinti, chiedendole un risarcimento rispettivamente di 50mila euro e 150mila euro. Lucarelli ha ammesso di aver scoperto queste denunce proprio tramite PEC, sottolineando di non aver mai querelato il rapper in risposta.

Denunce civili e penali: un confronto problematico

Selvaggia ha evidenziato come sia meno preoccupata dalle denunce penali rispetto a quelle civili: «Cosa possono fare con una denuncia penale? Condannarmi a due mesi di carcere? Ma quelle civili mi spaventano un po’ di più, perché spesso sono accompagnate da richieste di risarcimenti folli».

La giornalista ha inoltre espresso il suo disappunto verso il sistema legale italiano, che secondo lei favorisce l’uso delle querele come strumento intimidatorio. Questo, ha spiegato, rappresenta un pericolo per la libertà di espressione e il diritto all’informazione.

Un sistema da cambiare per sostenere il giornalismo

Concludendo il suo intervento, Selvaggia Lucarelli ha lanciato un appello per una maggiore tutela dei giornalisti e per una revisione del sistema legale legato a denunce e querele. La sua testimonianza nel podcast di Cattelan è un chiaro esempio delle difficoltà che molti professionisti devono affrontare quotidianamente, specialmente quando si tratta di portare avanti un lavoro critico e indipendente.

Selvaggia Lucarelli resta una voce determinata e critica nel panorama giornalistico italiano, pronta a condividere le sfide e le difficoltà di un mestiere che, nonostante tutto, continua ad amare.

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