Funivia del Faito, entra nel vivo l'inchiesta: pool di magistrati al lavoro sulla tragedia
Disposte autopsie, si indaga su manutenzioni e freno d'emergenza. Castellammare ancora sotto choc
CASTELLAMMARE DI STABIA – Dopo la tragedia della funivia del Faito che ha provocato la morte di quattro persone e il ferimento grave di un giovane, l'inchiesta della Procura di Torre Annunziata entra nel vivo. A guidare le indagini sarà il procuratore capo Nunzio Fragliasso, affiancato da un pool di magistrati già operativo.
Le indagini
L'inchiesta sarà a prevalente contenuto tecnico: occorrerà accertare le cause della rottura del cavo trainante, il mancato funzionamento del freno di emergenza e la regolarità degli interventi di manutenzione effettuati. Gli inquirenti hanno già disposto il sequestro dell'impianto, del cavo spezzato e della cabina precipitata, ancora da recuperare.
Acquisite anche le immagini dei sistemi di videosorveglianza che hanno ripreso la fase iniziale del disastro e una vasta documentazione tecnica. L'Eav, ente gestore della funivia, aveva riaperto l'impianto da pochi giorni dopo le verifiche di rito.
I capi d'accusa
Il fascicolo è aperto con le ipotesi di disastro colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose. A breve la Procura disporrà le autopsie sulle vittime e, contestualmente, potrebbero scattare le prime iscrizioni nel registro degli indagati.
Le testimonianze
Il dottor Ezeldeen Marie, familiare dei fratelli Janan e Thabet Suliman (lei morta, lui in gravi condizioni), ha criticato pubblicamente la gestione della sicurezza. Tuttavia, ha anche ringraziato i medici dell’Ospedale del Mare per le cure al nipote Thabet, le cui condizioni – seppur critiche – appaiono "incoraggianti".
Il dolore della città
A Castellammare di Stabia il dolore è tangibile. Ieri sera, durante la Via Crucis, l'arcivescovo Francesco Alfano e il sindaco Luigi Vicinanza hanno deposto fiori in memoria delle vittime davanti alla stazione della funivia.
La tragedia rischia di avere pesanti ripercussioni sull’economia locale: l’impianto aveva trasportato oltre 108mila passeggeri nel 2024. Il sindaco, però, rassicura: "Troveremo un’alternativa per sostenere il turismo".