La nuova ordinanza di De Luca mette in crisi i dirigenti scolatici della Campania, nello specifico quelli di Salerno. Proprio non ci stanno i presidi dei maggiori istituti scolasti salernitani ad un possibile rinvio delle didattica in presenza per gli studenti delle Superiori.
Il possibile slittamento della data di riapertura, in qualche modo preannunciato dall’assessore regionale Lucia Fortini, fa registrare reazioni negative: "Gli studenti devono poter tornare in classe almeno per metà settimana".
Questione scuole
De Luca, si è già espresso in merito alla questione scuola: "
Ho i miei dubbi sulla riapertura ma decideremo a gennaio". E sui mezzi di trasposto che non farebbe rispettare il distanziamento: "
In queste settimane stiamo ascoltando una serie di frottole sul tasso di occupazione dei mezzi pubblici, ma la verità e’ che non controlla niente nessuno quindi siamo nelle mani del Padreterno".
Il premier Conte sempre sulla scuola: “Fiduciosi sulla scuola in presenza a gennaio” – “La pandemia ci sta insegnando, tra le lezioni, che dobbiamo mantenerci sempre pronti a intervenire“.
E prosegue: “Abbiamo programmato al momento un recupero della didattica in presenza al 7 gennaio. Nel corso del Cdm c’è stata una pausa durante la quale i ministri Azzolina, Boccia, e De Micheli mi hanno informato che i tavoli presso i prefetti stanno funzionando molto bene, con sinergia. Questo ci dà maggiore fiducia per la ripresa in presenza a gennaio“.
Scuola, se i contagi aumentano restano chiuse
"
Se però la curva dei contagi resterà alta, la ripresa delle lezioni sarà complicata". A dirlo è il coordinatore del Cts, Agostino Miozzo, ospite a Carta Bianca, che ha aggiunto che “
se non si abbassa ulteriormente la curva dei contagi e il numero dei decessi la riapertura della scuola dovrebbe slittare ancora”.
Poi prosegue: “
Gianni Rezza, direttore della Prevenzione del Ministero della Salute, su questo è stato molto chiaro". Nel corso della conferenza stampa di martedì scorso, ha detto che
“è ancora presto per prendere una decisione in questo senso, prima dobbiamo tenere bassa la circolazione virale."
L’Rt al momento è intorno a 0,8 ma l’incidenza di nuovi casi è ancora elevata, il che produce comunque nuovi casi di infezione. Se non abbassiamo l’incidenza è difficile parlare di ripresa completa delle attività, anche scolastiche”.
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