Patrimoni Unesco - Anche i portici di Bologna sono diventati patrimonio dell'umanità, questo dopo gli affreschi di Giotto a Padova e l'inserimento di Montecatini Terme nella lista delle "grandi città termali d'Europa" (patrimionio condiviso con altri paesi) Il riconoscimento è arrivato all'Unesco che ha accettato la candidatura alla quale il Comune e la città hanno lavorato per anni.

Patrimoni Unesco - Dal Comitato del patrimonio mondiale svoltasi online da Fuzhou (Cina) per l'Italia sono arrivati anche altri riconoscimenti

Il primo riguarda Firenze, il cui centro storico è inserito nella lista dei patrimoni fin dal 1982, uno dei primi in Italia. Il perimetro però si amplia e arriva adesso a comprendere anche l'Abbazia di San Miniato, la Chiesa di San Salvatore al Monte, le Rampe, il Piazzale Michelangelo, il Giardino delle Rose e quello dell'Iris. Il secondo oltre 8.000 ettari di foreste italiane, con il riconoscimento dei caratteri ecologici nei parchi nazionali di Aspromonte, Gargano e Pollino. Bologna esulta, per una candidatura fortemente identitaria, per la quale le istituzioni cittadine e non si sono impegnate a fondo. Il titolo e' per 62 km di portici, 42 dei quali nell'area del centro storico, riconosciuti dall'Unesco come un unicum non solo e non tanto dal punto di vista architettonico, ma anche da quello sociale.

Di origine medievale, i portici bolognesi sono un immenso spazio privato messo a disposizione del pubblico

Ma sono soprattutto uno spazio che accoglie e dove si cammina insieme, un esempio straordinario di fusione tra uomo e architettura. I portici tengono insieme il sentimento religioso e quello laico. Da sempre accompagnano l'ascesa al santuario della Madonna di San Luca e sono da sempre luogo d'incontro, di riparo e di protezione per chiunque li cerchi. Permettono di girare per la città senza ombrello quando piove o nevica, e donano facilmente un giaciglio per chi una casa non ce l'ha. Francesco Guccini li ha paragonati alle cosce di una mamma che culla i suoi figli. Sono stati un simbolo dell'esplosione turistica degli ultimi anni e hanno rappresentato anche un'arma per il ritorno alla vita dopo i lockdown imposti dalla pandemia. Con essi si è offerta una possibilità in piu' di svolgere all'aperto attività che abitualmente si fanno al chiuso. Luoghi semplicemente straordinari, ora anche l'Unesco lo sa e lo riconosce. Attiva le notifiche su 41esimoparallelo.it Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelov
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