ADDIO JESSICA. Non ce l'ha fatta, la giovane e bella Jessica. Trent'anni e una seconda laurea alle porte, conquistata con il sacrificio e le sofferenze di chi deve combattere con una malattia terribile, ma non perde mai le speranze. 

Jessica Menegatti ha lottato con tutte le sue forze prima di arrendersi. È mancata mercoledì lasciando un vuoto incolmabile tra i suoi familiari e nell'intera comunità di San Giovanni del Tempio a Sacile.

La battaglia di Jessica

Come riporta Il Gazettino, la giovane, ammalata da più di dieci anni, aveva lottato con tutte le sue forze per sconfiggere un male scoperto quasi per caso. Si era rivolta a un medico quando, comparsa una protuberanza a un arto, pensava si trattasse di qualcosa di risolvibile, invece ha ricevuto la drammatica notizia di avere un sarcoma a una gamba.

È iniziato così il suo calvario

Anni di sofferenza per lei e i familiari, che non hanno mai abbandonato la speranza di una guarigione, aiutandola a vivere una vita quanto più spensierata possibile.
Dopo aver conseguito il diploma nel 2011 al liceo scientifico Grigoletti di Pordenone, aveva deciso di continuare gli studi e di dedicarsi alla sua passione per le lingue iscrivendosi alla facoltà di Mediazione linguistico culturale a Udine.

La seconda tesi

Le mancavano tre esami e la tesi per terminare anche la laurea magistrale in Relazioni internazionali all'Università Ca' Foscari di Venezia, ma tre settimane fa le sue condizioni si sono aggravate.

«La prima operazione è avvenuta quando aveva vent'anni - ha raccontato il padre Mauro Menegatti, libero professionista, disperato per la terribile perdita ci siamo rivolti all'Istituto Oncologico Veneto di Padova e per anni è stata seguita dal Centro di riferimento oncologico di Aviano, dove si sottoponeva alle cure di chemioterapia. (IlGazzettino)

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