BOLOGNA. Uccisa e fatta a pezzi dal fidanzato. Emma muore a 30 anni. L'ennesima vittima di femminicidio, l'ennesima donna, l'ennesima giovane ragazza che non potrà mai realizzare i suoi sogni.
La vicenda a Bologna
Sono le 21.28 dell’1 maggio quando dal cellulare di
Emma Pezemo, 30 anni, parte un primo messaggio al fidanzato Jacques Honore Ngouenet: "Dimentica il mio numero".
Seguito dal successivo: "Malato di mente". Poi il buio. E il corpo fatto a pezzi della ragazza, studentessa camerunense di Unibo, ritrovato il giorno successivo in un cassonetto di viale Togliatti. Questa l’ultima chat poi la fine.
La ragazza di Bologna
Studiava per diventare operatrice sanitaria mentre il fidanzato 43enne, in cura per problemi psichici, viveva di impieghi saltuari.
Ngounet avrebbe preteso 50mila euro dalla fidanzata. Secondo quanto da lui affermato in alcuni foglietti lasciati nella stanza nella quale si è impiccato dopo l'omicidio, la ragazza avrebbe dovuto restituire il prestito fatto negli anni. A confermarlo anche un testimone con cui l'uomo si sarebbe confidato prima dell'omicidio.
Gli ultimi giorni di Emma
Emma avrebbe trascorso con il fidanzato la giornata di sabato, come da consuetudine. Avrebbe dovuto fare ritorno nel suo appartamento nel centro storico di Bologna, ma le coinquiline non l'hanno più vista tornare.
Per questo motivo hanno contattato Ngounet che però ha affermato di non sapere niente. "Non vi preoccupate per lei" avrebbe detto prima di interrompere la telefonata. A quel punto, le ragazze hanno contattato le forze dell'ordine per avviare le ricerche.
Da Bologna a Caserta, Maria ha perso la sua battaglia: stroncata a soli 49 anni da un brutto male. Intera comunità in lutto
CAIAZZO (CASERTA). Una terribile notizia che ha travolto la comunità di Caiazzo, in provincia di Caserta. Si è spenta a 49 anni Maria Altieri donna impegnata nel mondo dell'associazionismo e del sociale.
La tragedia di Maria a Caserta
La donna si è spenta dopo aver a lungo combattutto contro un brutto male. I funerali sono stati celebrati nella giornata di ieri nella chieda di San Nicola de' Figulis.
Così la ricorda il presidente dell’Associazione Storica del Caiatino Ilaria Ciervo, nella quale Maria ricopriva il ruolo di tesoriere: “Ci hanno insegnato ad ispirarci ai grandi!
Ai grandi eroi della storia, ai grandi santi, alle grandi menti che di sé hanno lasciato tracce profonde…Ed è stato così che, distratti ad ammirare le gesta dei “grandi”, abbiamo perso di vista i piccoli…quei piccoli che piccoli non sono…
I piccoli, gli invisibili, quelli che operano e basta; quelli che la loro grandezza nemmeno la riconoscono e semplicemente fanno!
Attiva le notifiche su
41esimoparallelo.it
Metti like alla pagina
41esimoparallelo e iscriviti al gruppo
41esimoparallelo
Seguici sul nostro canale Youtube
41esimoparallelo