Ha suscitato polemiche l’intervento in tv di Isaac Ben-Israel
Uno dei maggiori matematici e analisti di Israele, secondo cui una semplice disamina dei dati statistici mostra che la diffusione del coronavirus ha un picco dopo circa 40 giorni e declina quasi fino allo zero dopo 70 giorni. E, soprattutto, questo non dipende né da dove il virus colpisce né dai provvedimenti presi da ogni governo per contrastarlo.
In base a questi dati per Ben-Israel
Ex generale e anche presidente del Consiglio nazionale per le ricerche e lo sviluppo che si è detto tuttavia a favore del distanziamento sociale – la chiusura dell’economia mondiale è un errore.
Nel caso di Israele, ha ricordato, circa 140 persone muoiono normalmente ogni giorno, per questo chiudere gran parte del sistema economico per un virus che uccide ogni giorno 1 o 2 persone è un errore radicale che costerà al Paese il 20% del suo Pil.
La tesi
E' stata duramente contrastata in diretta da Gabi Barbash, capo di un ospedale ed ex direttore generale del ministero della Sanità, che ha denunciato l’errore del matematico spiegando che le morti sarebbero state ancora di più se Israele e altri Stati non avessero preso i passi conosciuti.
Una risposta non gradita da Ben-Israel
Secondo cui i dati di quei Paesi che non hanno preso misure radicali (come Singapore, Taiwan e la Svezia) provano la sua tesi.
I forti tassi di mortalità in certi Paesi,
Hanno spiegazione con il fatto che i loro sistemi sanitari sono stati sopraffatti. Anche l’andamento della pandemia a New York per Ben-Israel va a sostegno della sua tesi: crescita e picco fino a circa 40 giorni e poi discesa.(BlitzQuotidiano)
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