Tiktok
Tiktok

TikTok, il social media cinese che ha conquistato milioni di utenti in tutto il mondo, rischia di essere bloccato negli Stati Uniti. La corte d'appello di Washington ha respinto il ricorso della piattaforma, confermando la decisione che obbliga la società a vendere la sua proprietà cinese per evitare il blocco definitivo. La sentenza fa seguito alla legge firmata da Joe Biden nell’aprile 2023, che conferisce al governo degli Stati Uniti il potere di vietare TikTok per motivi di sicurezza nazionale, temendo che il governo cinese possa utilizzare i dati degli utenti americani per influenzare l'opinione pubblica o raccogliere informazioni sensibili.

La decisione della corte d'appello e il futuro di TikTok

La corte d’appello ha dato ragione al dipartimento di Giustizia, dichiarando che la misura non violi la costituzione degli Stati Uniti, e respingendo l’argomento di TikTok secondo cui il divieto impugnerebbe il primo emendamento, che garantisce la libertà di espressione. I giudici hanno infatti sottolineato che la legge è stata adottata per proteggere la sicurezza nazionale degli Stati Uniti da un "avversario straniero" e non per limitare la libertà di espressione. Tuttavia, la decisione solleva grandi interrogativi sul futuro della piattaforma e dei suoi milioni di utenti americani, che potrebbero essere costretti a cercare alternative a TikTok in caso di chiusura.

Le implicazioni politiche e il futuro sotto Trump

La scadenza fissata per la vendita di TikTok è il 19 gennaio 2024, una data che coincide con l'insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca. L’ex presidente, che già durante il suo mandato aveva sostenuto l’idea di un ban per TikTok, ha recentemente promesso che tenterà di "salvare" la piattaforma. Se TikTok non riuscirà a rispettare il termine, potrebbe essere effettivamente bloccata negli Stati Uniti, almeno per un periodo di tempo, con gravi conseguenze economiche e sociali. Il governo americano teme che la piattaforma sia usata dal governo cinese per raccogliere dati sugli utenti statunitensi, minando la sicurezza nazionale.

TikTok annuncia un ricorso alla Corte Suprema

Nonostante la sconfitta in corte d’appello, TikTok ha annunciato che farà ricorso alla Corte Suprema degli Stati Uniti, sperando che possa ribaltare la sentenza. La piattaforma ha dichiarato che la Corte Suprema ha storicamente protetto i diritti degli americani alla libertà di espressione e si aspetta che prenda in considerazione l'importanza di questa questione costituzionale. Nel frattempo, TikTok dovrà affrontare la pressione crescente di vendere la sua proprietà cinese, ByteDance, se intende evitare un blocco permanente negli Stati Uniti.

La situazione per gli utenti e gli sviluppi futuri

La possibile chiusura di TikTok negli Stati Uniti rappresenta una grande incognita per i milioni di utenti che utilizzano quotidianamente la piattaforma. Non solo sarebbe un duro colpo per la compagnia, ma anche per l'industria dei social media in generale. Se la piattaforma dovesse cessare di funzionare, gli utenti americani dovrebbero trovare nuovi canali per condividere contenuti e interagire tra di loro, portando a un possibile cambiamento nel panorama dei social media. Nel frattempo, TikTok continua a sperare che la Corte Suprema degli Stati Uniti possa ribaltare la decisione, concedendo una nuova possibilità per evitare il blocco definitivo.

Marco Magrin morto di freddo in un garage: cacciato di casa dall'attivista anti-sfratto
Tragedia a Fuorigrotta: 22enne si accascia a terra e muore davanti ai passanti