Caserta: minacciano e aggrediscono i vicini, arrestati marito e moglie
Arrestati marito e moglie per minacce e aggressioni ripetute verso i condomini
La Polizia di Stato di Caserta ha arrestato una coppia di coniugi, originari di Napoli, accusati di atti persecutori nei confronti dei vicini di casa. L’uomo, 43 anni, e la donna, 39, sono stati fermati nel pomeriggio di ieri dalla Squadra Volante del Commissariato di Maddaloni, intervenuta a seguito di una segnalazione per una lite condominiale scoppiata in una residenza del centro cittadino.
Un intervento tempestivo della Polizia
Quando gli agenti sono arrivati sul posto, la lite era ancora in corso, e la situazione stava degenerando. L’uomo è stato visto lanciare oggetti contro i vicini, tra cui vasi e altri oggetti contundenti. L’intervento degli agenti non è bastato a placare immediatamente i due coniugi, che hanno continuato a minacciare verbalmente e ad aggredire i presenti, manifestando un comportamento violento e minaccioso.
La reazione della donna
Anche la donna, nonostante la presenza delle forze dell’ordine, ha cercato di colpire uno dei condomini con un bastone. Gli agenti sono riusciti a fermarla in tempo, evitando che la situazione degenerasse ulteriormente. I testimoni hanno riferito che il comportamento della coppia era diventato insostenibile da tempo, con frequenti episodi di minacce e aggressioni verbali.
Un contesto di conflitti prolungati
Le indagini preliminari hanno rivelato che la coppia non era nuova a questi comportamenti. Dissapori e tensioni tra i coniugi e alcuni vicini di casa erano già stati segnalati in passato, spesso in presenza di minori, fatto che ha destato particolare preoccupazione tra i condomini.
L’arresto e le misure cautelari
A seguito dell’intervento, i coniugi sono stati arrestati. L’uomo è stato trasferito alla Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere, mentre la donna è stata posta agli arresti domiciliari, a causa della gravità delle accuse e delle ripetute aggressioni ai vicini.llarma la comunità
Questo episodio ha acceso i riflettori su situazioni di convivenza difficile che, in casi estremi, possono portare a vere e proprie aggressioni. La vicenda ha destato allarme nel quartiere e messo in luce la necessità di interventi tempestivi in situazioni di conflitto che potrebbero degenerare in atti violenti.