Dramma e malasanità in Campania. Mancano i posti letto e muore tutto solo sul pavimento Sarebbe stato lasciato su di una barella, per qualche giorno, in ospedale, per assenza di posti letto in reparto.
Poi sarebbe caduto, battendo la testa, al punto che le sue condizioni si sarebbero aggravate, fino al decesso. E senza la possibilità di operarlo.
C'è questo dietro la morte di un 76enne di Roccapiemonte, deceduto lo scorso 1 gennaio al Ruggi, ma vittima della "caduta" al Fucito di San Severino. I medici indagati sono 9, dopo la denuncia sporta dalla famiglia“
Dramma in Campania - La famiglia
Ha chiesto la verità su quanto accaduto al proprio caro, con l'autopsia svolta ieri dal medico legale su disposizione della Procura. L'uomo, giunto in ospedale il 28 dicembre scorso, per un'insufficienza renale e già sofferente per altra patologia, fu adagiato su di una barella per qualche giorno.
Dramma in Campania - I familiari
Sostengono che la barella non avesse alcuna protezione. Dopo qualche giorno, la comunicazione della caduta e di un'ematoma, che rendevano l'impossibilità di un'operazione.
Le condizioni dell'anziano si erano aggravate fino al trasferimento d'urgenza al Ruggi, dove l'uomo è poi deceduto. Sarà l'autopsia a chiarire le cause della morte dell'anziano e le responsabilità, eventuali, dei medici individuati. (SalernoToday)
Troppi contagi, scatta la nuova ordinanza in Campania. Tutto chiuso per una settimana, la decisione del sindaco
Riparte la scuola ma non per tutti. In Campania scattata oggi l'ordinanza regionale numero 1 del 2021 con la quale De Luca ha lasciato in Dad tutte le scuole ad eccezione di scuole dell'infanzia e prime e seconde elementari.
Questa mattina però, per effetto di un'ulteriori ordinanza comunale, le scuole non sono ripartire a Mondragone, nel Casertano.
Il primo cittadino, Virigilio Pacifico, infatti ha fermato la riapertura di tutte le scuole del territorio fino alla prossima settimana. Questo a causa dell'aumento dei contagi ma, soprattutto, poichè non vi è garanzia di prevenzione anche a seguito dello screening dei tamponi antigenici per studenti e personale docente e non.
“De Luca adesso basta, riapri tutto”. Nuova ordinanza in Campania, scatta la protesta di genitori e studenti
Scattano da oggi le nuove disposizioni sul tema scuola ordinate da De Luca. Le classi restano in Dad ad eccezione di scuole dell’infanzia e prime e seconde elementari. Intanto questa mattina sono riprese le mobilitazioni in città per chiedere che l’apertura delle scuole sia tra le priorità. A Salerno, il Coordinamento Scuole Aperte era presente in piazza San Francesco, davanti al liceo Tasso insieme ad una ventina di studenti e una insegnante per seguire le lezioni online dal luogo del presidio.
“Chiediamo – ha spiegato Annarita Ruggiero del Comitato a Salerno Today – che le lezioni a scuola tornino in presenza. La Dad è stata importante ma ora i nostri figli devono tornare alla normalità.
Vogliamo che i nostri figli, gli studenti di questa regione, siano uniformati alle altre realta’. I giovani non socializzano piu’, non hanno piu’ una vita normale. In Campania i contagi sono tanti, con o senza scuole aperte. Allora tanto vale riprendere le attività in presenza”.
Proteste predominanti anche a livello nazionale con il comitato “Priorita’ alla Scuola” che chiede che “la scuola sia finanziata perche’ possa avere piu’ spazi, piu’ personale, per riaprire le infermerie; per fare uno screening sanitario regolare della comunita’ scolastica (docenti, ATA, studenti), per inserire, come categoria prioritaria, il personale scolastico ad alto rischio nella fase 1 dell’agenda vaccinale.
Per questi motivi sono state organizzative nuove mobilitazioni anche per i prossimi giorni”. Domani, intanto, il Comitato salernitano sara’ al parco Galloppo.
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