Giulia Loffredo

La comunità di Acerra è ancora scossa dalla tragica scomparsa della piccola Giulia Loffredo, la bimba di nove mesi morta nella notte tra il 15 e il 16 febbraio 2025. Recentemente, le indagini hanno registrato un nuovo sviluppo con il ritrovamento del pigiamino insanguinato della bambina in un sacchetto dell'immondizia, prima che finisse in discarica. Questo elemento aggiunge ulteriori dubbi sulla dinamica dei fatti e sul comportamento dei familiari dopo l'incidente.​

Il ritrovamento del pigiamino insanguinato

Durante le indagini, la polizia scientifica ha scoperto il pigiamino insanguinato della piccola Giulia in un sacchetto dei rifiuti. Questo ritrovamento suggerisce che la bambina potrebbe essere stata cambiata prima di essere portata in ospedale dal padre, Vincenzo Loffredo. L'uomo aveva inizialmente riferito di un'aggressione da parte di un cane randagio, per poi cambiare versione e accusare il pitbull di famiglia. 

Le versioni contrastanti del padre

Vincenzo Loffredo, 24 anni, ha fornito versioni contrastanti sull'accaduto. Inizialmente ha parlato di un attacco da parte di un cane randagio, successivamente ha attribuito la responsabilità al pitbull di famiglia. Inoltre, è risultato positivo all'hashish subito dopo la tragedia ed è attualmente indagato per omicidio colposo per omessa vigilanza e custodia del cane. 

L'intervento dei familiari nell'appartamento

Secondo alcune fonti, l'appartamento dove sarebbe avvenuta l'aggressione è stato ripulito da alcuni parenti prima dell'arrivo delle autorità, per evitare che la madre della bambina vedesse il sangue della figlia. Questo intervento potrebbe aver compromesso la scena dell'incidente, rendendo più complesse le indagini. 

Le indagini in corso

Le autorità stanno esaminando diversi elementi per chiarire la dinamica dei fatti. Sono in corso perizie sul cellulare di Loffredo per verificare eventuali spostamenti e comunicazioni nelle ore precedenti l'incidente. Inoltre, si attendono i risultati dell'autopsia per determinare la causa esatta del decesso e delle analisi sulle feci dei cani per verificare la presenza di tracce organiche riconducibili alla vittima. 

Le dichiarazioni dell'avvocato difensore

L'avvocato di Vincenzo Loffredo, Luigi Montano, ha dichiarato di non essere a conoscenza del ritrovamento del pigiamino insanguinato e ha sottolineato che nel verbale di sequestro della scientifica non risulta questo elemento. Ha inoltre affermato che il suo assistito ha agito immediatamente portando la bambina in ospedale appena si è accorto dell'accaduto. ​

L'attesa dei risultati delle perizie

La comunità di Acerra e l'opinione pubblica attendono con ansia i risultati delle perizie in corso, che potrebbero fare luce su questa tragica vicenda. La procura sta lavorando per raccogliere tutte le informazioni necessarie a ricostruire l'esatta dinamica dei fatti e attribuire eventuali responsabilità.​

La morte della piccola Giulia Loffredo rappresenta una tragedia che ha scosso profondamente la comunità di Acerra. I nuovi elementi emersi dalle indagini sollevano ulteriori interrogativi sulla dinamica dell'accaduto e sul comportamento dei familiari dopo l'incidente. È fondamentale che le autorità competenti facciano piena luce su questa vicenda per garantire giustizia alla piccola Giulia e alla sua famiglia.

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