Noemi Fiordilino
Noemi Fiordilino

Noemi Fiordilino, ventenne di Lurago Marinone (Como), ha perso tragicamente la vita dopo essere stata investita da un'auto pirata mentre cercava di soccorrere un coniglietto ferito sul ciglio della strada. Alla guida della vettura c'era Vincenzo Crudo, 32 anni, ubriaco e con una gamba ingessata. L'uomo, già noto per precedenti legati alla guida in stato di ebbrezza, non si è fermato a prestare soccorso ed è fuggito.

Il racconto del fidanzato: "Me l'ha strappata dalle mani"

Il fidanzato di Noemi ha raccontato in diretta alla trasmissione "Ore 14" su Rai, condotta da Milo Infante, gli attimi drammatici della tragedia. "Tornavamo dalla festa di una nostra amica che si era laureata, quando abbiamo investito un coniglietto. Abbiamo accostato per soccorrerlo e io stavo cercando una clinica veterinaria aperta. A un certo punto ho visto arrivare una macchina a tutta velocità. Ho fatto cenno di rallentare, ho cercato di tirarla verso di me, ma me l'ha strappata dalle mani. Ha fatto un volo di 50 metri", ha dichiarato con la voce rotta dal dolore.

Il tentativo disperato di salvarla

Dopo l'impatto devastante, il giovane ha provato a cercare Noemi nel buio della notte. "Ho iniziato a correre e a chiamarla disperatamente per nome. Quando l'ho trovata, ho cercato di rianimarla eseguendo un massaggio cardiaco seguendo le indicazioni dei soccorsi telefonici. Poi è arrivata l’ambulanza, ma non c’è stato nulla da fare. Noemi era una ragazza con tanti sogni e progetti per il futuro", ha raccontato.

La fuga e l'arresto di Vincenzo Crudo

Le forze dell’ordine, grazie alle immagini delle telecamere e alla testimonianza del fidanzato, hanno rapidamente individuato Vincenzo Crudo, il quale ha inizialmente tentato di sviare le indagini dichiarando che la sua auto gli era stata rubata. Tuttavia, le prove raccolte lo hanno inchiodato: Crudo è ora accusato di omicidio stradale, omissione di soccorso e simulazione di reato. Rischia fino a sette anni di carcere e la revoca della patente per 30 anni, il cosiddetto "ergastolo della patente".

"Non molleremo finché non sarà fatta giustizia"

Il fidanzato di Noemi ha lanciato un appello forte e chiaro: "Non molleremo finché non verrà fatta giustizia. Se non facciamo nulla, altre persone piangeranno i loro cari a causa di individui irresponsabili come lui".

Il tragico incidente ha scosso profondamente l'opinione pubblica e ha riacceso il dibattito sulla sicurezza stradale e sull’inasprimento delle pene per chi guida sotto effetto di alcol o droghe.

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