Bonus - Il Lazio e la Lombardia hanno previsto due bonus per i lavoratori in difficoltà in aggiunta ai sostegni dello Stato
Oltre ai contributi previsti a livello nazionale, come quelli inseriti nel decreto Sostegni per famiglie, arriva anche dagli enti locali.
Due Regioni hanno, infatti, previsto bonus aggiuntivi per le categorie più in difficolta a causa delle chiusure: sono Lombardia e Lazio.
Esse hanno previsto per i residenti un sussidio “una tantum” rispettivamente di mille euro per i lavoratori autonomi privi di partita Iva e di 600 euro per alcune attività.
Sono aiuti economici non alternativi ma complementari sia alle altre misure previste nel decreto Sostegni.
Ecco il bando della regione Lazio
Per quanto riguarda la Regione Lazio, il bonus è finanziato tramite un bando da 30 milioni di euro partito già dal 6 aprile.
Le categorie coinvolte sono: colf e badanti; lavoratori della cultura e dello spettacolo; collaboratori sportivi; lavoratori del settore turistico e partite Iva.
Ad ogni classe di lavoratori corrispondono degli specifici requisiti per potere fare richiesta sul sito della regione. Le categorie elencate di seguito:
La misura 1 riguarda il sostegno al reddito di 600 euro per a colf e badanti con iscrizione di rapporto/i di lavoro attivo/i nella Gestione dei Lavoratori domestici.
Risorse messe a disposizione: 3 milioni di euro.
la misura 2 prevede un bonus 600 euro per lavoratori della cultura e dello spettacolo che operano in attività creative, artistiche e di intrattenimento, attività di biblioteche, archivi, musei.
Risorse messe a disposizione: 7 milioni di euro.
la misura 3 è un sostegno al reddito di 600 euro per collaboratori sportivi.
Risorse messe a disposizione: 3 milioni di euro.
la misura 4 prevede un sostegno di 600 euro per lavoratori del settore turistico che operano in attività di alloggio, servizi e ristorazione, agenzie di viaggio, tour operator, attività di noleggio.
Risorse messe a disposizione: 7 milioni di euro.
Bonus in arrivo dalle Regioni: il bando della Lombardia
Con l’allargamento della a platea dei beneficiari, la Lombardia include anche i lavoratori autonomi senza partita Iva nel riconoscimento di un bonus di
mille euro lordi “una tantum”.
Il contributo è erogato al netto delle trattenute fiscali perché è equiparabile al reddito da lavoro dipendente ed è destinato nello specifico ai lavoratori privi di partita IVA.
Per intenderci quelli con contratto di lavoro occasionale o per la cessione dei diritti d’autore con rapporti di collaborazione esonerati da un contratto in forma scritta.
A questi si aggiungono lavoratori parasubordinati con contratto di collaborazione coordinata e continuativa. (QuiFinanza)
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