Sangiuliano si è dimesso
Sangiuliano si è dimesso

Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha annunciato le sue dimissioni attraverso una lettera aperta al presidente del Consiglio Giorgia Meloni. 

Una decisione sofferta ma necessaria, legata a motivazioni personali e professionali. 

Sangiuliano ha spiegato di voler agire legalmente contro coloro che hanno danneggiato la sua reputazione, sottolineando il bisogno di dedicarsi alla sua famiglia e difendere la propria integrità.

Le dimissioni di Sangiuliano: una scelta ponderata

In una lettera rivolta direttamente a Giorgia Meloni, Gennaro Sangiuliano ha annunciato le sue dimissioni da ministro della Cultura. La decisione arriva in un momento delicato, segnato da attacchi personali e mediatici che hanno messo sotto pressione l'ex direttore del Tg2. 

Sangiuliano ha sottolineato come il clima di odio nei suoi confronti abbia influito sulla sua scelta, precisando che, nonostante il sostegno del premier Meloni, ha ritenuto necessario farsi da parte per il bene delle istituzioni e per poter affrontare le accuse in modo autonomo.

Le dimissioni, come spiegato nella sua missiva, sono irrevocabili. Sangiuliano ha ringraziato Meloni per la difesa e il sostegno ricevuto, ricordando i successi ottenuti nel settore culturale durante i suoi quasi due anni di mandato. Tuttavia, ha ritenuto che fosse arrivato il momento di lasciare il ministero per concentrarsi sulla difesa della sua onorabilità.

I successi raggiunti durante il mandato

Sangiuliano ha voluto ricordare i risultati ottenuti nel corso del suo mandato come ministro della Cultura. Tra i successi citati, spicca l’incremento del 22% dei visitatori nei musei italiani e un aumento del 33% degli incassi. Un risultato che ha messo in luce l’impegno del governo nel valorizzare il patrimonio culturale del Paese. Inoltre, Sangiuliano ha sottolineato come si sia posto fine alla "vergogna tutta italiana" dei musei chiusi durante i periodi di ferie, un problema che affliggeva il sistema culturale da anni.

Tra i progetti in corso menzionati nella sua lettera, si evidenzia l'apertura di Palazzo Citterio a Milano, un bene acquistato dal ministero negli anni '70 ma rimasto inutilizzato per decenni. Sangiuliano ha anche fatto riferimento ai grandi progetti come l’ex Albergo dei Poveri di Napoli, l’ampliamento degli Uffizi e il sostegno alla Biennale di Venezia. Per la prima volta, inoltre, sono state organizzate mostre su figure storiche precedentemente ignorate per motivi ideologici.

La difesa della trasparenza e l’attacco alle fake news

Un punto centrale della lettera di dimissioni è la volontà di difendere la propria reputazione da quelle che Sangiuliano ha definito "questioni di gossip". Ha infatti chiarito che nessun euro del ministero è stato speso in modo improprio e che dimostrerà la sua correttezza in ogni sede legale. Il ministro uscente ha annunciato l’intenzione di presentare un esposto alla Procura della Repubblica, per poter agire contro chi ha pubblicato notizie false e diffamatorie nei suoi confronti.

L'importanza della tranquillità familiare

Un altro elemento che ha pesato nella decisione di Sangiuliano è il bisogno di serenità nella sfera privata. Il ministro ha espresso il desiderio di stare accanto alla moglie in questo momento difficile, sottolineando l'importanza della famiglia e della tranquillità personale. Questo aspetto, unito alla volontà di avere "le mani libere" per affrontare le accuse, ha reso inevitabile la scelta delle dimissioni.

Un addio per difendere la propria integrità

Le dimissioni di Gennaro Sangiuliano segnano la fine di un periodo di grande impegno nel settore culturale italiano. Tuttavia, l'ex ministro lascia il suo incarico con la volontà di proteggere la sua onorabilità e di continuare a lottare per dimostrare la propria trasparenza. Un percorso che, come ha specificato nella sua lettera, intende intraprendere senza coinvolgere il governo, ma con la ferma intenzione di andare fino in fondo nelle sedi legali.

Sangiuliano, pur allontanandosi dalla scena politica per il momento, ha voluto ribadire il suo impegno verso le istituzioni e il patrimonio culturale del Paese, auspicando che i progetti avviati continuino a portare benefici all’Italia.

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