GUERRA UCRAINA. Missili russi hanno colpito nella notte un'area residenziale della città orientale di Dnipro: tre civili, tra cui un bambino, uccisi, cinque i feriti. Lo ha reso noto il capo dell'amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk Valenyn Reznichenko, citato da Ukrinform. "I russi hanno colpito Dnipro con missili nella notte, prendendo di mira aree residenziali. Al momento sono stati segnalati tre civili uccisi, tra cui un bambino. In cinque sono stati feriti, tra cui una ragazza di 12 anni", ha scritto Reznichenko. "I soccorritori stanno rimuovendo le macerie dove potrebbero esserci altre persone".

Guerra Ucraina, Nord Stream forse irrecuperabile, crescono malumori nella Ue

GUERRA UCRAINA. I gasdotti Nord Stream danneggiati potrebbero risultare inutilizzabili per sempre, secondo la Germania. E il prezzo del gas vola a 207 euro al megawattora. La Commissione europea pensa intanto a un price cap solo sul gas russo e non a tutto quello importato dall'Ue, come chiesto invece da 15 paesi tra cui l'Italia.

Scoop Nyt, le telefonate shock dei soldati russi contro guerra

"Dannazione. Ci sono cadaveri che giacciono lungo la strada. Ci sono solo civili per terra intorno. E' un disastro". "Tutto è stato razziato. Tutto l'alcol è stato bevuto, e tutto il denaro è stato preso... Tutti lo stanno facendo". Sono soltanto due delle migliaia di telefonate scioccanti di soldati russi a famigliari, mogli, fidanzate e amici intercettate lo scorso marzo dalle forze ucraine e pubblicate in esclusiva dal New York Times dopo almeno due mesi di traduzioni, verifiche e revisione, proteggendo l'identità degli interlocutori per evitare loro ripercussioni in patria. Conversazioni sconvolgenti, testimonianze involontarie che confermano gli orrori di Bucha, il risentimento contro Vladimir Putin (definito "uno stupido"), i comandanti brutali e inetti, un esercito mal equipaggiato (anche per cibo e medicine), una propaganda mediatica che nasconde la verità e uno stato che li ha reclutati col falso pretesto di un'esercitazione. Senza nascondere il morale delle truppe a terra e l'ecatombe nelle fila russe.

Erdogan, referendum un guaio, domani parlo con Putin

I referendum di annessione alla Russia nelle regioni ucraine occupate dalle truppe di Mosca "sono un guaio, volevo che non si tenessero". Lo ha affermato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, in una intervista alla Cnn Turk, precisando che domani dovrebbe avere un colloquio con il leader russo Vladimir Putin per discutere delle prospettive di risoluzione della crisi ucraina. (Skype)
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