Morgan Algeri e Tiziana Tozzo, morti nel lago di Como a cinque giorni dall'incidente in cui la loro auto è precipitata nelle acque del lago, hanno ora le prime risposte sulla tragedia. I vigili del fuoco, che hanno recuperato i corpi con i sommozzatori e successivamente hanno recuperato l'auto, hanno presentato la loro relazione alla Procura e alla polizia.

La scatola nera del veicolo, immatricolato solo tre mesi fa, potrebbe rivelare la verità su quanto è accaduto.

Dalla ricostruzione emerge che il conducente, Morgan, ha cercato di liberarsi insieme a Tiziana dopo l'impatto del SUV Mercedes Gls con il lago. Nonostante i suoi tentativi, purtroppo non è stato sufficiente.

Le circostanze che hanno portato a questa tragedia saranno probabilmente stabilite dall'autopsia, programmata per i prossimi giorni. I vigili del fuoco hanno descritto la situazione dopo l'impatto, indicando che la portiera del lato di guida era aperta, e i corpi dei due occupanti erano situati all'esterno dell'abitacolo, uno accanto all'altro. Il finestrino del lato di guida era parzialmente abbassato, secondo le procedure consigliate per abbassare la pressione esterna dell'acqua e facilitare l'apertura della portiera.

Morgan Algeri, grazie alla sua esperienza di pilota e subacqueo, era a conoscenza di queste procedure. I due occupanti erano riusciti a sganciare le cinture di sicurezza e ad abbandonare l'auto. Il tettuccio dell'auto era in frantumi, probabilmente a causa dell'impatto con l'acqua o per la pressione idrica.

Tuttavia, la relazione dei vigili del fuoco non fornisce spiegazioni sul motivo per cui Morgan e Tiziana non siano riusciti ad emergere. L'autopsia dovrà stabilire se le basse temperature o la profondità abbiano influenzato il loro destino. Inoltre, sarà utile comprendere se ci sono state lesioni durante l'impatto con la superficie del lago.

La famiglia di Algeri

Ha nominato un consulente di parte, e si attende l'esito dell'autopsia e degli accertamenti tecnici ordinati da Procura e polizia. La relazione dei vigili del fuoco sembra escludere l'ipotesi di un gesto volontario da parte del conducente, ma resta ancora da capire cosa sia accaduto prima dell'impatto e perché l'auto si sia mossa in avanti precipitando nel lago. Gli investigatori stanno esaminando la dinamica dell'incidente, valutando la possibilità di un problema tecnico o di un errore umano.

Annegati nel Lago di Como, la verità nella scatola nera del Suv

La verità potrebbe emergere anche dalla "scatola nera" del veicolo, che registra ogni movimento. Accertamenti saranno effettuati sulla macchina e sul suo sistema interno. Nel frattempo, la famiglia delle vittime, che si erano appena conosciute via social, cerca di fare i conti con questa tragica perdita. Morgan Algeri, 38 anni, titolare di una piccola impresa e istruttore di volo e subacqueo, si è incontrato con Tiziana Tozzo, 45 anni, operaia e madre di un ragazzo di 14 anni, per la prima volta sabato sera. Entrambi sono stati vittime di questa drammatica vicenda sulle rive del lago di Como.

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