Bimba ferita a Sant'Anastasia, il minorenne va in carcere: aggravante mafiosa e meditazione
BIMBA FERITA SANT'ANASTASIA. È stato convalidato il fermo del diciassettenne coinvolto nella sparatoria avvenuta di recente davanti a una gelateria di Sant'Anastasia.
Durante la tarda serata del 23 maggio, il giovane insieme a un diciannovenne avrebbe aperto il fuoco, causando gravi ferite a una bambina di 10 anni che si trovava con la sua famiglia a gustare un gelato.
Il diciassettenne, difeso dall'avvocato Antonio Sorbilli, ha scelto di non rispondere alle domande del Giudice per le Indagini Preliminari (Gip), e il magistrato ha disposto la custodia cautelare in carcere.
Bimba ferita a Sant'Anastasia: aggravante mafiosa e meditazione
Il minore è indagato per tentato omicidio e porto illegale di arma da fuoco in concorso. Secondo gli inquirenti, il diciassettenne e il diciannovenne Emanuele Civita avrebbero sparato almeno dieci colpi di arma da fuoco in piazza Ammiraglio Carlo Cattaneo, utilizzando revolver e mitra. Oltre alla bambina, sottoposta a un intervento chirurgico presso l'ospedale pediatrico Santobono di Napoli e che da ieri è considerata fuori pericolo, anche suo padre e sua madre feriti.
Sia la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli che la Procura dei Minorenni contestano all'accusa l'aggravante mafiosa e la premeditazione, rivolte sia a Emanuele Civita che al diciassettenne, ritenuti autori della sparatoria avvenuta martedì scorso a Sant'Anastasia, in piazza Ammiraglio Carlo Cattaneo. Durante l'incidente sono rimasti feriti i membri di una famiglia che stavano gustando un gelato.
Le indagini
Sono ancora in corso da parte dei Carabinieri e delle due procure competenti, che stanno cercando di fare luce su quanto accaduto quella sera. Gli indagati sono accusati di tentato omicidio, incluso il coinvolgimento di una minorenne, nonché di porto e detenzione illegale di arma da fuoco.
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