codice della strada

La riforma del Codice della Strada è diventata ufficialmente legge con l’approvazione al Senato. Sostenuta dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini e dalla Lega, la normativa ha generato un acceso dibattito tra la maggioranza, che la considera un passo avanti per la sicurezza stradale, e le opposizioni, che ne criticano diverse misure.

Tra i punti centrali, spiccano nuove regole per i monopattini, limiti più rigidi per neopatentati e provvedimenti severi contro l’abuso di alcool e droghe alla guida. La riforma mira a ridurre incidenti e comportamenti pericolosi, ma non mancano polemiche sul suo impatto reale.

Monopattini e nuove regole: la stretta del governo

I monopattini sono al centro di una rivoluzione normativa. Saranno obbligatorie frecce, casco e targa per i nuovi modelli, mentre le flotte aziendali dovranno adeguarsi al geofencing, un sistema GPS che limita la velocità in aree pedonali. Le multe per infrazioni legate a monopattini saranno più salate, nel tentativo di regolamentare un mezzo di trasporto sempre più diffuso ma spesso gestito con poca attenzione.

Misure per la sicurezza: autovelox, alcool e droghe

Il ministro Salvini ha dichiarato guerra agli “autovelox selvaggi,” spesso visti come una fonte di introiti per i comuni più che come strumenti di prevenzione. I nuovi dispositivi saranno installati solo su strade con elevati tassi di incidentalità.

Una novità significativa è l’introduzione dell’Alcolock, un dispositivo che impedisce l’avvio dell’auto se il guidatore supera i limiti alcolemici. Questa misura, obbligatoria per chi è stato già sanzionato per guida in stato di ebbrezza, si affianca a regole più rigide contro l’uso di droghe, con pene che includono la revoca della patente per almeno tre anni.

Nuove pene per infrazioni comuni

Il nuovo Codice inasprisce le sanzioni per l’utilizzo dello smartphone alla guida, con multe che vanno da 422 a 1.697 euro e sospensioni della patente fino a tre mesi in caso di recidiva. Anche parcheggiare nei posti riservati ai disabili sarà punito con sanzioni fino a 990 euro, mentre la sosta nelle corsie dei mezzi pubblici comporterà multe fino a 660 euro.

Le reazioni: tra entusiasmo e proteste

Mentre la maggioranza esprime soddisfazione per il traguardo raggiunto, le opposizioni e alcune associazioni, come i ciclisti che hanno organizzato un flash mob davanti al Senato, denunciano misure “ostili alla mobilità sostenibile.” Anche alcune categorie di automobilisti hanno espresso dubbi sui costi di adeguamento delle nuove norme, come l’installazione obbligatoria dell’Alcolock.

Cosa cambia per gli automobilisti

Con l’entrata in vigore del Codice 2024, gli automobilisti dovranno prestare maggiore attenzione:

  • Neopatentati: Limite di potenza aumentato a 75 kW/t per i primi tre anni, con deroghe per auto elettriche e ibride.
  • Velocità: Superare i limiti comporterà sospensioni della patente più severe.
  • Smartphone: Tolleranza zero per l’uso al volante, con decurtazioni di punti fino a 20 in caso di incidenti.
  • Abbandono animali: Le sanzioni aumentano a 10.000 euro, con conseguenze penali in caso di incidenti.

Un passo avanti o un’occasione mancata?

La riforma del Codice della Strada 2024 segna un cambiamento importante per la sicurezza sulle strade italiane, ma le critiche non mancano. Tra chi la considera un necessario aggiornamento e chi ne denuncia i limiti, resta da vedere come queste nuove regole influiranno concretamente su automobilisti e utenti della strada.

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