PADOVA. L'ennesima tragedia sul posto di lavoro. Non ce l'ha fatta l'operaia che lunedì scorso è rimasta coinvolta in un grave incidente sul luogo di lavoro a San Giorgio in Bosco, in provincia di Padova.
A riportare la notizia è Il Messaggero. Si chiamava Luisa Scapin, abitava a Villa del Conte e aveva 62 anni.
L'operaia era rimasta incastrata con il camice in macchinario avvolgi-cavo. Alla fine la donna è rimasta soffocata.
L'incidente era avvenuto alla ditta Filtessil che produce persiane avvolgibili. Un collega aveva tentato di rianimare la 62enne, praticandole un massaggio cardiaco.
Poi il ricovero in ospedale, tre giorni di agonia, e oggi è sopraggiunto il decesso. Il titolare della ditta è indagato per omicidio colposo. Fonte: Il Messaggero
LE ALTRE NOTIZIE DI CRONACA: Pavia, bimba nata prematura in casa: è morta dopo due settimane
VOGHERA (PAVIA). Il parto prematuro al sesto mese di gravidanza, poi il tragico epilogo dopo due settimane. Il piccolo cuoricino della bimba ha smesso di battere.
Pavia, morta bambina dopo due settimane di vita
Il decesso della piccola è avvenuto nel reparto di terapia intensiva neonatale dell'ospedale San Matteo di Pavia.
La bimba era nata prematura in casa a Voghera. Una gravidanza complicata per la 31enne che è stata costretta a partorire all'improvviso, alla 25esima settimana.
La donna e il marito, che hanno già altri quattro figli, non hanno allertato i soccorsi. Forse pensavano di avere già abbastanza esperienza. E così la bambina è nata nel bagno di casa. Poi la donna ha perso molto sangue. Il marito si è spaventato e ha chiamato il 118.
All'arrivo dei sanitari, sia mamma che bambina, sono state portate in ospedale. Ma ad apparire più grave è stata subito la piccola che, nata prematura, è stata intubata.
Purtroppo la sua lotta per la vita ha avuto un esito negativo. E dopo due settimane dalla nascita, il suo cuoricino ha cessato di battere.
I carabinieri, che avevano nel frattempo aperto un'indagine per accertare eventuali responsabilità, continuano con gli accertamenti. Ma per il momento non sembra siano state formulate ipotesi di reato nei confronti dei genitori. Fonte: Prima Pavia
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