rita de crescenzo
La tiktoker Rita De Crescenzo

Rita De Crescenzo, la tiktoker napoletana nota per aver organizzato il controverso viaggio di duecento autobus verso Roccaraso, dovrà rispondere davanti alla Procura di Napoli dell’accusa di associazione finalizzata allo smercio di cocaina.

Il processo nei confronti della 45enne, già arrestata nel 2017 per spaccio di droga e coinvolta in diverse indagini sui clan della camorra, è stato rinviato a causa di un impedimento da parte di un avvocato. Secondo quanto riportato da Il Mattino, il giro di droga di cui farebbe parte avrebbe operato principalmente nei vicoli del Pallonetto di Santa Lucia, nel quartiere San Ferdinando di Napoli.

Le accuse: il presunto ruolo nell’organizzazione criminale

Secondo gli inquirenti, De Crescenzo avrebbe avuto un ruolo attivo nel traffico di droga, fungendo da tramite per i clienti e procacciando acquirenti per Bruno Pugliese, presunto capo dell’organizzazione. Inoltre, la tiktoker sarebbe stata coinvolta direttamente nella vendita al dettaglio della cocaina.

Le accuse risalgono a fatti avvenuti nel 2015, ricostruiti attraverso una serie di intercettazioni che, secondo i pm, dimostrerebbero il suo coinvolgimento nell’attività di spaccio.

Il tribunale annulla le misure cautelari per carenza di prove

Nel corso del procedimento, la procura aveva richiesto misure cautelari nei confronti di Rita De Crescenzo. Tuttavia, sia il tribunale del Riesame che la Cassazione hanno annullato il provvedimento, ritenendo che vi fosse una grave carenza di indizi a sostegno delle accuse.

Nonostante ciò, il processo resta aperto e le indagini proseguono per chiarire il presunto ruolo dell’influencer nel traffico di droga nei quartieri storici di Napoli.

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