Regionali in Campania, Piantedosi si chiama fuori: “Mi interessa l’Avellino, non la Regione”
Il ministro dell’Interno smentisce ogni ambizione politica per le regionali del 2025: “Assolutamente no, il mio futuro fuori dal Viminale è solo con l’Avellino Calcio”

Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, smentisce con fermezza le voci che lo vorrebbero come possibile candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Campania. A margine della presentazione del libro Governare le fragilitàdi Roberto Garofoli e Bernardo Giorgio Mattarella, tenutasi oggi a Napoli, Piantedosi ha chiarito la sua posizione: “Le mie parole sull’Avellino Calcio si riferivano a quando finirà il mio incarico al ministero. Mi interessa l’Avellino, non la Regione Campania, assolutamente”.
Solo calcio nel futuro del ministro: “Ambisco all’Avellino Calcio”
L’unica prospettiva futura, secondo Piantedosi, è legata alla sua passione sportiva: “Nel mio futuro ambirei solo a un ruolo nell’Avellino Calcio. È l’unica passione che coltivo al di fuori del Viminale”. Una dichiarazione che chiude, almeno per il momento, ogni spiraglio su un suo possibile coinvolgimento diretto nelle prossime elezioni regionali in Campania, in programma nel 2025.
Med5 a Napoli, focus sull’immigrazione: “Troveremo una sintesi condivisa”
Oltre al tema delle regionali, Piantedosi ha parlato anche del vertice Med5, in programma a Napoli l’11 e 12 aprile, che vedrà riuniti i ministri dell’Interno di Italia, Cipro, Grecia, Spagna e Malta. “Nel Med5 a Napoli troveremo una sintesi su decisioni importanti per i Paesi del Mediterraneo”, ha affermato il ministro, sottolineando il ruolo chiave della cooperazione internazionale sul tema dell’immigrazione.
“Napoli scelta su richiesta dei ministri, io avevo pensato a Procida”
Una curiosità emersa nel corso dell’intervento riguarda la location del vertice. “Avevo proposto Procida, ma gli altri ministri hanno espresso il desiderio di venire a Napoli, e quindi ho accolto la richiesta. Napoli sarà la sede del Med5”, ha spiegato Piantedosi, evidenziando l’importanza simbolica e strategica della città partenopea in ambito mediterraneo.
Collaborazione oltre le differenze politiche
Il ministro ha infine sottolineato come, nonostante le diverse posizioni politiche dei Paesi partecipanti – con la Spagna governata dai socialisti, a differenza dell’Italia – l’obiettivo comune rimane quello di un accordo condiviso su un pacchetto di interessi strategici nel Mediterraneo. “Il Med5 è un formato efficace, lo abbiamo dimostrato nel superamento del regolamento di Dublino e ora continuiamo con determinazione”, ha concluso.