Salerno, Cava de' Tirreni. Una vicenda che rasenta l'incredibile, o forse l'orrendo. Un uomo aveva ucciso la moglie con 47 coltellate di seguito, con una violenza inaudita.
Ma c'è di più. Tutta quella spaventosa violenza si era consumata davanti agli occhi innocenti del bambino che la coppia aveva in casa.
Nonostante questo fiume in piena di violenza, c'è chi vorrebbe, invece, giustificare quell'atto violento e senza senno.
La lotta nelle aule di tribunale è stata lunga e piena di insidie. Non si poteva tollerare un gesto simile, anzi il processo è durato fin troppo per alcuni.
La condanna definitiva a Salerno
È stato, pertanto, giudicato inammissibile, da parte della Corte di Cassazione, il ricorso presentato per Salvatore Siani, condannato a 30 anni di reclusione.
L’uomo ha ucciso la moglie Nunzia Maiorano, 41 anni, il 23 gennaio del 2018 a Cava de’ Tirreni, in provincia di Salerno.
Siani le aveva inferto 47 coltellate a seguito di una lite, davanti al figlio. E per questo la Corte di Cassazione ha confermato la condanna di primo grado a 30 anni per l’uomo.
Tutto il team di avvocati dell'accusato non è servito a nulla, quella violenza non poteva essere giustificata in alcun modo.
Non esistevano attenuanti sufficienti, né il buon senso ne avrebbe potute ricercare. Così la condanna definitiva è scattata e l'uomo passerà 30 anni nella cella del suo carcere.
Leggi anche
Avellino, aggredisce la madre armato di ascia e le ruba i soldi. Poi esce di notte e distrugge auto della polizia
Metti like alla pagina
41esimoparallelo e iscriviti al gruppo
41esimoparallelo
Seguici sul nostro canale Youtube
41esimoparallelo