Comincia con un flash mob beneaugurale il primo giorno di lavoro per i commercianti di via Toledo.

I negozianti si sono messi in fila e hanno salutato con un lungo applauso liberatorio la ripresa della vita normale. Dopo la dura fase di lockdown riprendono finalmente le attività e i commercianti si sono messi al passo con i tempi. Mascherine, guanti, sanificazioni e tanto ottimismo hanno animato e prime ore di lavoro dei commercianti che, però, non possono nascondere le loro preoccupazioni per il futuro. Con l'azzeramento del turismo e la stagione avviata a metà per molti sarà veramente dura ripartire. «Abbiamo voluto organizzare questo flash mob per salutare con un minimo di ottimismo la nuova fase - spiega Rosario Ferrara del Consorzio Toledo Spaccanapoli - sono stati mesi difficili dove il fatturato si è praticamente azzerato e adesso speriamo in una veloce ripresa del commercio. Purtroppo sappiamo bene che sarà difficile, ma ci auguriamo che i napoletani ci daranno una mano preferendo i negozi i quartiere alla grande distribuzione organizzata. Adesso abbiamo bisogno di un aiuto concreto da parte di tutti».

Si prospettano mesi di estrema sofferenza per i tantissimi negozi di abbigliamento.

Con l'annullamento dei matrimoni e delle cerimonie in genere, in molti dovranno fare i conti con le spese che si sono accumulate e con la stagione partita già azzoppata. «Prevediamo un calo del fatturato di circa l'ottanta per cento - spiega Alfredo Catapano, storico commerciante di via Toledo - chi non ha la fortuna di avere il locale di proprietà dovrà fare i conti anche con le spese dei fitti che in questa zona sono molto elevate. Fondamentalmente siamo stati lasciati soli e a parte i 600 euro iniziali non abbiamo visto niente. I dipendenti non hanno ancora ricevuto la cassa integrazione e soffrono al pari dei loro titolari. Auspichiamo che tornino al più presto i turisti - prosegue - perchè sono una fetta importante dei nostri guadagni». Nonostante i napoletani in strada non manchino, sono ancora pochissimi quelli che si recano in un negozio per fare acquisti.

La diffidenza è ancora molta e la crisi economica si fa sentire anche per le famiglie.

«Abbiamo sanificato secondo i protocolli - spiega Maurizio Leonetti - ma non abbiamo ancora un riscontro dai potenziali clienti. La gente in strada c'è ma sono pochi quelli che entrano in negozio per acquistare qualcosa. Sicuramente sulle famiglie pesano questi due mesi di lockdown - continua - la gente non ha soldi da spendere e sta ancora aspettando gli aiuti promessi dal governo. Da questo punto di vista ci aspettiamo maggiore concretezza da parte delle istituzioni che possono e devono fare sicuramente di più per favorire la ripresa del commercio. In caso contrario il rischio è di veder fallire molte attività in pochissimi mesi».(IlMattino) Leggi anche: Coronavirus. Focolaio nella Capitale. Impennata di casi a Roma per colpa di un funerale. Seguici su Facebook: 41esimoparallelo
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