chiara petrolini

Chiara Petrolini, la giovane di 21 anni accusata di aver seppellito i suoi due figli neonati nel giardino di casa a Vignale di Traversetolo, in provincia di Parma, si è avvalsa della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio del giudice per le indagini preliminari (GIP). L’avvocato della ragazza, Nicola Tria, ha spiegato che si tratta di una scelta tecnica e che non esclude future dichiarazioni da parte della sua assistita.

Un Silenzio Strategico

Secondo l’avvocato difensore, il silenzio di Chiara Petrolini non significa che la giovane non possa in futuro sottoporsi a un altro interrogatorio. In passato, infatti, aveva già reso dichiarazioni in due circostanze, una delle quali avvenuta spontaneamente. Tuttavia, in questo momento, la famiglia e la difesa chiedono che venga rispettata la loro privacy. "La famiglia chiede che si rispetti la sofferenza che questa vicenda ha causato e sta causando", ha dichiarato Tria.

In una nota rilasciata poche ore prima dell’interrogatorio, la Procura ha invitato i media a trovare un equilibrio tra il diritto di cronaca, il segreto di indagine e la presunzione di innocenza. La richiesta giunge in un momento delicato, in cui il GIP deve decidere la misura cautelare per Chiara Petrolini, attualmente agli arresti domiciliari con accuse gravi come omicidio premeditato e soppressione di cadavere.

La Tragedia dei Neonati Sepolti

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, Chiara avrebbe partorito il suo secondogenito il 7 agosto, alle prime ore del mattino, e successivamente lo avrebbe seppellito nel giardino di casa. Dopo aver compiuto il gesto, si sarebbe comportata come se nulla fosse accaduto, uscendo con le amiche e incontrando il fidanzato Samuel. Il giovane, che ha sempre affermato di non essere a conoscenza delle gravidanze della fidanzata, è stato anche oggetto di speculazioni e testimonianze discordanti da parte di alcune persone che affermano di aver sentito parlare della gravidanza in luoghi pubblici, come il bar dove lavora la madre di Samuel.

Il Ritrovamento del Primo Neonato

L’indagine ha portato anche alla scoperta di un secondo neonato, il primo figlio di Chiara, nato il 12 maggio 2023. Il corpo di questo bambino, sepolto sempre nel giardino della casa di famiglia, è stato ritrovato solo all’inizio di settembre durante un sopralluogo. Le autorità avevano iniziato a cercare questo primo bambino dopo aver trovato tracce di ricerche web sul cellulare di Chiara legate all’aborto del secondogenito, facendo presupporre l’esistenza di un altro figlio.

Samuel, il fidanzato di Chiara e padre di entrambi i neonati, ha espresso il desiderio di dare un nome ai bambini, una volontà condivisa anche dalla madre del ragazzo. I genitori di Chiara, inizialmente indagati, sono stati successivamente scagionati, ma i loro dispositivi elettronici sono ancora sotto sequestro per le indagini. Resta da chiarire se abbiano mai sospettato qualcosa delle gravidanze nascoste della figlia.

Interrogativi Ancora Senza Risposta

Le indagini hanno rivelato che Chiara ha probabilmente agito da sola, senza mai far trasparire alcun segnale delle sue gravidanze. Nessuno tra amici, parenti o il fidanzato avrebbe mai sospettato nulla. Tuttavia, molte domande restano ancora senza risposta: come ha potuto nascondere la sua condizione e cosa l'ha spinta a compiere gesti così estremi?

Con l’interrogatorio rimandato e il silenzio della famiglia, la vicenda di Chiara Petrolini resta avvolta in un clima di incertezza. La decisione del GIP sulla misura cautelare potrebbe gettare nuova luce su questo drammatico caso, ma per ora, la priorità sembra essere quella di rispettare il dolore delle persone coinvolte e lasciare spazio alla giustizia per fare il suo corso.

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