De Luca non ci sta e torna all'attacco: “E' l'ora delle decisioni consapevoli. Possiamo fare tutto, ma con questi dati non si apre alla mobilita' e sara' inevitabile mantenere la didattica a distanza.
So bene quanti problemi e sacrifici determina. Pongo ai genitori la domanda che pongo a me stesso: qual e' l'alternativa? Vi sentite di mandare i vostri figli a scuola in queste condizioni?". Lo ha detto il presidente della Campania Vincenzo De Luca in una diretta social.
Sulla scuola
"Non abbiamo chiuso le scuole, abbiamo chiuso mobilita' e assembramenti. La didattica lo decidono le autorita'. Abbiamo riconfermato ordinanza dopo che alcuni buontemponi si erano rivolti al Tar.
Volevo dire cose pesanti nei confronti di alcune mamme, io non ho mai incontrate mamme disposte a mandare figli a scuola in queste condizioni.
Verifichiamo lunedi' se possibile aprire le elementari
Qualche organo di informazione ha speculato pure su questo: si aprono le elementare se ci sono condizioni di tutela salute dei bambini senno' si chiude la mobilita'".
E ancora aggiunge
"Ho ascoltato in questi giorni alcune delle affermazioni piu' stupide e irresponsabili. Dalla prima: le scuole sono le ultime cose che dobbiamo chiudere.
Un'affermazione totalmente irresponsabile, le attivita' da chiudere sono determinate a livello di contagio non in astratto. Le priorita' sono dettate dal numero di contagiati che abbiamo non dagli ideologismi, sembra una banalita' ma dobbiamo ripeterla".
"I dati che ci vengono da Napoli 2, negli ultimi giorni 1321 tamponi nel programma Scuola Sicura. I dati che ci fornisce l'Asl: 50 positivi, cinque positivi da 0-5 anni, 17 da 6-10 anni, 12 11-13 anni, nove da 14-19. Sette positivi tra operatori scolastici. Il totale dei dati che registrata l'Asl Na2 nelle scuole di riferimento e' di 160 positivi tra docenti e studenti di ogni eta'"
Verificato in questi giorni un altro dato
Abbiamo fatto con gli esperti una comparazione fra il contagio che abbiamo avuto in popolazione in generale e fascia eta' 0-18 anni nelle settimane prima e dopo apertura scuole.
Abbiamo avuto nella popolazione generale un aumento di tre volte del contagio, per quanto riguarda i giovani in eta' scolastica, dopo la scuola, ha registrato un aumento di nove volte del contagio.
Vuol dire che l'apertura dell'anno scolastico non e' cosa ininfluente rispetto a diffusione del contagio".
De Luca: “Altre misure restrittive regionali inutili. L’alternativa è chiudere tutto”
Il Presidente della Regione registra delle novità positive nell’ultimo DPCM varato dal Governo Conte. Tuttavia spiega che non saranno sufficienti a frenare la seconda ondata.
“Le alternative praticabili oggi sono due: o chiudere tutto per un mese per frenare il contagio; o prendere misure rigorose, ma ancora parziali – ha dichiarato -. Il Governo ha optato per il piano B. È un passo avanti ma non basterà”.
La paura di molti cittadini campani è che De Luca decida di inasprire ulteriormente le misure di contenimento dell’epidemia danneggiando il settore del commercio.
Rispetto però all’ipotesi di un lockdown regionale frena: “Chiusure più drastiche a livello locale non sono ipotizzabili perché sarebbero assolutamente inefficaci: chiudere un territorio, con il resto del Paese aperto, sarebbe una scelta tanto impraticabile quanto inutile dal punto di vista del contagio”.
Infine il governatore difende a spada tratta la scelta di chiudere le scuole:
”È banale ripetere la litania sull’importanza della didattica in presenza. Siamo d’accordo tutti. Ma le decisioni vanno prese sulla base dei dati del contagio.
Se in un territorio (per esempio quello dell’Asl Napoli 2) registro 400 contagi in ambito scolastico, che cosa si fa? È inevitabile ricorrere alla didattica a distanza. Farla soltanto per il 75% è una cosa incomprensibile.
I dati forniti dall’Unità di crisi ci dicono che il contagio, nella fascia di età 0-18 anni, è cresciuto di 9 volte dopo le due settimane di apertura dell’anno scolastico, e che le fasce di età sono colpite allo stesso modo, a 5 come a 18 anni”.(Ren/Nova/LaPresse)
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