Siamo a Sud della Sardegna, il mal capitato caduto dalla barca a vela nelle acque di Cagliari: è un turista milanese di 47 anni.
Brutta avventura a lieto fine per un turista milanese di 47 anni, caduto in mare da un'imbarcazione davanti alla costa di Santa Margherita di Pula, nel Cagliaritano.
Viene recuperato dopo tre ore da un gommone durante un'azione congiunta di Capitaneria, Vigili del fuoco, Guardia di finanza e imbarcazioni private.
L'uomo ha cercato di risalire sulla barca
L'uomo era in barca a vela con la compagna che attorno alle 15.30 ha dato l'allarme. Il 47enne ha prima tentato di raggiungere l'imbarcazione che però, a causa del forte moto ondoso, si è spostata e lui ha mancato l'aggancio.
Così ha nuotato per circa tre ore, cercando di farsi trasportare dalla corrente verso la costa di Nora e questa sua tenacia gli ha salvato la vita.
Avvistato verso le 19 da alcuni diportisti, l'uomo è stato issato a bordo di una motovedetta della Capitaneria e trasportato in porto a Cagliari. E'stato visitato dai medici del 118 e da quanto si apprende sta bene, anche se è molto provato dalla lunga nuotata.
Sul posto hanno operatola motovedetta Cp 320 e l'elicottero della Guardia costiera, i sommozzatori di Capitaneria e vigili del fuoco, oltre ad una motovedetta della Guardia di Finanza.
Fonte ANSA
Tragedia in vacanza: turista italiana muore in Croazia, è annegata dopo un tuffo dalla barca
Tragedia di Ferragosto nei mari della Croazia: docente e avvocato coneglianese si sente male mentre nuota dopo un tuffo in mare e annega.
La donna, Grazia Antonia Zanco, 65enne, insegnava all’istituto tecnico Marco Fanno, risiedeva a Conegliano ma era originaria di Colfosco di Susegana.
A comunicare la scomparsa dell’insegnante alla segreteria del Fanno sarebbe stato direttamente il compagno con lei in vacanza.
La professoressa da una decina di anni aveva la cattedra di diritto e relazioni internazionali. Lì, nello storico istituto di istruzione superiore che sorge a pochi passi dalla circonvallazione.
La ricostruzione
Secondo la prima ricostruzione, nel pomeriggio di domenica la Zanco, che si trovava in vacanza lungo la costa croata, avrebbe deciso di concedersi un’uscita in barca.
Si sarebbe tuffata in acqua ma dopo qualche istante avrebbe accusato un malore rivelatosi fatale al punto da rendere vano ogni tentativo di soccorso. La morte sarebbe sopraggiunta per annegamento.
Inutili i soccorsi per cercare di rianimare la donna: l’insegnante sarebbe morta dopo le prime bracciate.
La notizia del decesso in Croazia
La notizia del decesso sarebbe stata comunicata ieri mattina dallo stesso compagno all’istituto scolastico per il quale la Zanco lavorava da una decina di anni dopo un' esperienza di insegnamento all’istituto tecnico Sansovino di Oderzo, e si è diffusa tra il personale docente e quello non docente e di conseguenza anche tra gli allievi dell’insegnante.
Fino alla tarda serata di ieri non all’amministrazione comunale e al comando della Polizia locale non erano giunte comunicazioni ufficiali dalle autorità croate o internazionali che attestassero la scomparsa della stimata legale e docente.
CHI E’
Nata nel 1955, nubile e con l’anziana madre ancora in vita, Grazia Antonia Zanco era pronta a congedarsi definitivamente dal mondo dell’insegnamento tra un paio di settimane: l’1 settembre era la data che avrebbe significato il suo addio all’insegnamento dopo una lunga carriera.
Al Fanno insegnava diritto, in particolare agli studenti del biennio dell’indirizzo tecnico.
Considerata molto preparata da colleghi e alunni, e al di là del lavoro era una donna molto riservata, gelosa della propria privacy.
L’insegnante aveva fatto parte anche di nuclei di valutazione dei docenti, aveva presieduto diverse commissioni per gli esami di maturità ed era stata componente di commissioni per l’abilitazione alla professione di perito agrario.
L’ultimo anno in servizio
Nel suo ultimo anno scolastico in servizio al Fanno, era stata una delle componenti dell’organo di garanzia della scuola. Proprio l’inizio del nuovo anno scolastico, o comunque a settembre, la scuola avrebbe organizzato una cerimonia per ringraziare la Zanco e altri colleghi neo pensionati per il servizio svolto a favore delle giovani generazioni.
Un appuntamento rimandato dall’inizio dell’estate all’inizio dell’autunno a causa delle misure anti covid. Oltre che insegnante di scuola superiore, la professoressa Zanco era anche avvocato, con sede di lavoro in città e a Pordenone. Anche il mondo forense, perciò, ha cercato in ogni modo tra domenica e ieri di avere conferme del decesso e della sua dinamica.
Fonte: Il Messaggero
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