Tumore ai polmoni scoperto con un soffio: la rivoluzionaria scoperta dell'IEO
Un semplice respiro in un dispositivo potrebbe rilevare precocemente i tumori ai polmoni grazie al "naso elettronico".
Un soffio per individuare il tumore. È questa la promessa della ricerca condotta dall'Istituto Europeo di Oncologia di Milano, che ha sviluppato un dispositivo innovativo in grado di rilevare la presenza di patologie tumorali attraverso l'analisi dell'aria espirata dai pazienti.
Come funziona il naso elettronico
Il dispositivo, conosciuto come naso elettronico, si compone di un boccaglio collegato a due sacchetti trasparenti. Dopo che il paziente ha soffiato, l'aria raccolta viene analizzata per individuare eventuali molecole specifiche associate alla presenza di tumori ai polmoni.
La biologa Angela Sabalic, intervistata da Repubblica, ha spiegato:
«Permette di capire se il paziente ha un tumore al polmone attraverso l'analisi delle molecole».
La ricerca: uno studio italiano su 200 volontari
Lo studio è stato condotto su 200 volontari in Italia. Il dispositivo è stato progettato per facilitare la diagnosi precoce dei tumori ai polmoni, organi per cui spesso le diagnosi arrivano quando la malattia è già in stadio avanzato.
I due sacchetti del dispositivo hanno ruoli distinti:
- Il primo sacchetto raccoglie l'aria proveniente dalle alte vie respiratorie, meno utile per la diagnosi.
- Il secondo sacchetto contiene l'aria proveniente dagli alveoli polmonari, impregnata delle molecole più rappresentative dello stato di salute dei polmoni.
«Nel primo sacchetto si accumula l’aria che arriva dalle alte vie respiratorie, meno utile. Il secondo invece contiene l’ultima aria espirata, quella che proviene dagli alveoli ed è impregnata delle molecole che erano a stretto contatto con i polmoni», ha chiarito la dottoressa Sabalic.
Il ruolo dell'intelligenza artificiale
L'analisi delle molecole presenti nell'aria espirata viene effettuata grazie a un sistema basato sull'intelligenza artificiale. Il dispositivo, grande poco più di una saponetta, è dotato di chip avanzati che elaborano i dati raccolti per fornire una diagnosi accurata.
Una tecnologia già conosciuta ma in evoluzione
Il naso elettronico non è una novità assoluta nel campo medico. Un primo prototipo era stato sviluppato presso l'Università di Tor Vergata di Roma e aveva già dimostrato la sua versatilità in vari contesti:
- Misurazione della freschezza degli alimenti, come il pesce.
- Analisi di cadaveri per supportare indagini forensi dei Carabinieri.
Un futuro nelle farmacie?
Gli scienziati sperano che questa tecnologia possa presto diventare uno strumento di diagnosi diffuso e accessibile.
«Chissà, magari un giorno speriamo di vederlo in tutte le farmacie del Paese», hanno concluso i medici che hanno partecipato allo studio.
Una speranza concreta per la diagnosi precoce
Questa ricerca rappresenta un grande passo avanti nella lotta contro il cancro ai polmoni, offrendo uno strumento non invasivo, rapido ed estremamente promettente. La possibilità di una diagnosi precoce potrebbe fare la differenza nella sopravvivenza e nella qualità di vita dei pazienti.