Autonomia differenziata, De Luca e le cinque proposte: "Se accettate evitiamo il referendum"
Presentate dal governatore in conferenza stampa a Palazzo Santa Lucia
In una conferenza stampa tenutasi a Palazzo Santa Lucia, il governatore della Campania Vincenzo De Luca ha presentato le proposte di modifica alla legge sull’autonomia differenziata, sottolineando che l’adozione di queste misure potrebbe evitare il ricorso a un referendum.
Le proposte della giunta regionale campana puntano a modificare il testo della legge Calderoli, intervenendo su aspetti chiave che riguardano la distribuzione delle risorse e la gestione delle funzioni pubbliche.
Le proposte emendative della giunta regionale della Campania
Durante l'incontro con la stampa, De Luca ha illustrato le cinque principali proposte emendative approvate dalla giunta regionale della Campania, dichiarando: "Abbiamo approvato in giunta le proposte emendative della legge Calderoli. Porteremo il testo per la ratifica in Consiglio regionale e lo invieremo ai presidenti delle Camere per gli atti conseguenti". Il governatore ha aggiunto che le proposte saranno condivise con tutti i gruppi parlamentari per promuovere iniziative coerenti con i loro contenuti.
L’incontro è avvenuto nella sala giunta della Regione Campania, dove erano esposti cartelli con slogan quali "Difendere il Sud" e "Unire l’Italia", chiaro riferimento all’intento di preservare l’unità nazionale di fronte alla crescente richiesta di autonomia delle regioni del Nord.
I cinque punti della proposta
Le proposte della giunta campana sono articolate in cinque punti fondamentali che mirano a garantire equità nella distribuzione delle risorse e dei servizi su tutto il territorio nazionale. Ecco i dettagli:
Riparto del fondo sanitario: De Luca propone che le risorse sanitarie siano distribuite equamente tra tutti i cittadini italiani, indipendentemente dalla regione di residenza. Il governatore sottolinea che ogni cittadino, dal Piemonte alla Sicilia, deve avere accesso alle stesse risorse sanitarie, evitando disparità territoriali.
Dotazione di personale: Un altro punto centrale della proposta riguarda la necessità di garantire lo stesso numero di personale pubblico, come medici e insegnanti, per ogni mille abitanti su tutto il territorio nazionale. Questo dovrebbe evitare che alcune regioni, in particolare quelle meridionali, soffrano di una carenza di personale rispetto ad altre.
Divieto di contratti regionali: De Luca propone un divieto esplicito alla stipula di contratti regionali per il personale della sanità pubblica e della scuola. Secondo il governatore, l’introduzione di contratti regionali rischierebbe di frammentare il sistema nazionale, creando disuguaglianze tra i lavoratori di diverse regioni.
Attribuzione di nuove funzioni e finanziamento dei Lep: Le nuove funzioni attribuite alle regioni dovranno essere concesse solo dopo che i livelli essenziali delle prestazioni (Lep) siano non solo determinati, ma anche adeguatamente finanziati. Il finanziamento dei Lep è considerato un requisito fondamentale per evitare che le regioni si trovino con nuove competenze ma senza i fondi necessari per gestirle.
Criteri per i Lep: Infine, De Luca insiste sul fatto che l’individuazione dei livelli essenziali delle prestazioni non può basarsi su criteri che differenzino i territori in base al costo della vita o alle condizioni economiche e sociali specifiche di ciascuna regione. Questo garantirebbe una maggiore omogeneità nei servizi erogati in tutta Italia.
Il messaggio di De Luca: "Unire l’Italia e difendere il Sud"
Con le sue proposte, De Luca vuole lanciare un messaggio forte: l'autonomia differenziata non deve essere uno strumento per accentuare le disuguaglianze tra Nord e Sud. L'obiettivo, secondo il governatore, è mantenere l’unità del Paese, assicurando a tutti i cittadini gli stessi diritti e servizi, indipendentemente dalla loro regione di appartenenza.
In chiusura, De Luca ha ribadito che, qualora le proposte venissero accettate, non ci sarebbe la necessità di ricorrere a un referendum, una misura estrema che la Regione Campania è pronta a prendere in considerazione per difendere i propri cittadini.
Le cinque proposte di modifica alla legge sull'autonomia differenziata presentate da Vincenzo De Luca puntano a garantire equità e unità nell’erogazione dei servizi pubblici su tutto il territorio nazionale. Attraverso queste misure, la Campania mira a difendere il Sud e a unire l'Italia, evitando che l'autonomia differenziata diventi sinonimo di disuguaglianze territoriali.