Cresce la curva del contagio in CAMPANIA, dove oggi il numero di positivi e' di 994 persone su 8.417 tamponi, di cui 759 antigenici.
La percentuale dei positivi sui tamponi si attesta all'11,8%.
I casi identificati da test antigenici sono 36, mentre dei restanti contagiati i sintomatici sono 37 e 921 gli asintomatici.
Questi i dati trasmessi dall'unita' di crisi della Regione
I deceduti sono 8, di cui sei nelle ultime 48 ore, mentre il numero dei guariti e' 1.075. Dall'inizio dell'emergenza Covid ad oggi si sono contagiate in CAMPANIA 223.179 persone (di cui 1.422 rilevate da test antigenici) su 2.440.638 tamponi (di cui 26.859 antigenici).
I deceduti sono 3.765, mentre il totale dei guariti ammonta a 157.081. I ricoverati in terapia intensiva sono 97, due meno di ieri, su 656 posti disponibili, mentre 1.437 persone, venti piu' di ieri, sono ricoverate in degenza su 3.160 posti letto complessivamente disponibili.
In tabella
Positivi del giorno: 994 (di cui 36 casi identificati da test antigenici rapidi)
di cui
Asintomatici: 921
Sintomatici: 37
* Sintomatici e Asintomatici si riferiscono ai soli positivi al tampone molecolare
Tamponi del giorno: 8.417 (di cui 759 antigenici)
Totale positivi: 223.179 (di cui 1.422 antigenici)
Totale tamponi: 2.440.638 (di cui 26.859 antigenici)
Deceduti: 8 (*)
Totale deceduti: 3.765
Guariti: 1.075
Totale guariti: 157.081
* 6 deceduti nelle ultime 48 ore e 2 deceduti in precedenza ma registrati ieri.
Report posti letto su base regionale:
Posti letto di terapia intensiva disponibili: 656
Posti letto di terapia intensiva occupati: 97
Posti letto di degenza disponibili: 3.160 (**)
Posti letto di degenza occupati: 1.437
** Posti letto Covid e Offerta privata.
Nel frattempo fioccano le chiusure: "Tutto chiuso per almeno 2 settimane”. Il sindaco firma l’ordinanza e manda tutti a casa
Il sindaco firma l’ordinanza e manda tutti a casa. Situazione critica a Pompei, in provincia di Napoli, dove un numero significativo di positivi ha messo in allarme il primo cittadino.
L'ordinanza
Con l'ordinanza sindacale n. 19 il Sindaco di Pompei Carmine Lo Sapio ha deciso di chiudere le scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado, con lo stop alle attività in presenza fino al prossimo 14 febbraio, a causa dei continui focolai segnalati dall'Asl nei diversi istituti scolastici. E' quanto reso noto dal Comune di Pompei nella giornata di domenica.
Sono diversi gli studenti dei vari istituti che sono risultati positivi al Covid-19 con test molecolare e oltre 100 quelli messi in quarantena fiduciaria dall'Asl Napoli 3 Sud, secondo quanto si legge nell'ordinanza.
La decisione del primo cittadino vesuviano è stata presa anche in considerazione del significativo aumento dei contagi sul territorio comunale nelle ultime settimane, sulla base dei dati trasmessi dall'Asl.
Controtendenza il resto d'Italia: pochi controlli e folla in strada
Il virus non fa più paura. Caos in tutta Italia, pochi controlli. La situazione vissuta ieri nelle principali città italiane desta non poche preoccupazioni.
Molte regioni che hanno "trasgredito" le regole ieri erano in zona arancione. Nel loro ultimo giorno di semi clausura, però, hanno dimostrato di non saper gestire le regole imposte dal governo per contenere il virus.
Da oggi, infatti, molte regioni sono entrate nella zona gialla
L'Italia da oggi quasi tutta gialla, con l'eccezione di Sicilia, Provincia autonoma di Bolzano, Puglia, Sardegna e Umbria. Ieri a Milano folla ai Navigli, a Roma shopping in via del Corso, a Firenze sanzioni per il mancato rispetto delle norme anti-Covid, a Napoli stessa musica, multe a tantissimi giovani e locali fuori legge.
Il coordinatore del Cts, Miozzo, è preoccupato
"Penso che queste immagini siano comprensibili ma non accettabili. Comprensibili perché dopo settimane e mesi di restrizioni c'è un grande desiderio di normalità ma inaccettabili perché il virus è tra noi, non siamo fuori dall'emergenza. Ci sono paesi intorno a noi che sono in condizioni peggiori''.
Lo ha detto Agostino Miozzo, coordinatore del Cts, riferendosi alle immagini degli assembramenti, da Milano a Bologna fino a Roma, alla vigilia del passaggio in zona gialla per la maggior parte delle regioni italiane.
Ed ha proseguito: "La speranza di un ritorno alla normalità rischia di farci tornare al periodo post estivo quando a settembre ci siamo ritrovati con una curva schizzata in alto.
Oggi però abbiamo una aggravante in più: ci sono le varianti, di cui non conosciamo la reale distribuzione sul territorio nazionale ma sappiamo tutto della velocità con cui si diffondono''.
Da oggi lunedì 1° febbraio sono scattate le nuove classificazioni di colore per le zone di rischio delle regioni italiane. Solo 5 aree sono in zona arancione: Umbria, Puglia, Sardegna, Sicilia e Provincia autonoma di Bolzano. Fonte: NapoliToday.
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